Continua la fraternità con la comunità di Paganica all’Aquila che si è avviata subito dopo il terremoto, coinvolgendo la diocesi di Noto e in modo particolare la città di Modica. Al di là di piccole realizzazioni (un sostegno per il centro comunitario da parte della diocesi di Noto, ma anche le significative fiere del dolce a Paganica per le opere caritative della diocesi di Noto!), restano vivi e si accrescono affetto e condivisione della fede. Una fede che diventa energia per resistere nella prova e luce per affrontare comuni preoccupazioni, come quelle per la crescita delle nuove generazioni, per il rinnovamento della Chiesa, per una politica che sia veramente al servizio del bene comune. Ogni volta diventano per questo importante le visite. Ora, all’inizio dell’Avvento, domenica 2 dicembre e lunedì 3 saranno a Paganica il Vicario generale della diocesi di Noto, Mons. Angelo Giurdanella, l’economo don Gianni Donzello, il cappellano del carcere di Noto don Sebastiano Boccaccio, i due giovani animatori di Policoro – il progetto di accompagnamento del lavoro giovanile – e il direttore della Caritas diocesana. Momento centrale della visita sarà l’Eucaristia della domenica nella chiesa parrocchiale dei Santi Angeli e quindi gli incontri con la gente, il confronto per proseguire i rapporti di fraternità, la preghiera con le Clarisse, anche in un prefabbricato in legno, avendo perso nel terremoto il convento e la madre superiora. In un mondo segnato da crisi, dispersione e smarrimento, questi rapporti hanno voluto e vogliono testimoniare la possibilità di resistere, espressa fin dall’inizio nel motto aquilano “Terremotosto”, ma anche la convinzione che sempre la “via migliore” per affrontare ogni difficoltà e ricostruire umanità sia la carità, o meglio una fede operante nella carità, come ci testimoniano le sorelle e i fratelli di Paganica. A fine dicembre i rapporti continueranno con la visita a Modica di alcuni giovani di Paganica.