Accordo tra Regione siciliana e privati convenzionati per cercare di ridurre le liste d’attesa in sanità. L’accordo prevede di distribuire le risorse del 2024 per potenziare l’offerta delle prestazioni ambulatoriali. COSA PREVEDE L’ACCORDO L’intesa prevede un totale di 310 milioni di euro da distribuire alle diverse branche e province, con un aumento di 12 milioni […]
Consumi di beni durevoli: a Ragusa la spesa complessiva a -6,5%. La Sicilia è terzultima in Italia
23 Apr 2021 12:36
L’andamento negativo del mercato dell’auto (la spesa dei privati è calata del 14,3% nel segmento del nuovo e del 9,2% in quello dell’usato) trascina al ribasso la spesa in beni durevoli delle famiglie siciliane nel 2020: il calo del 6,8% è comunque più contenuto rispetto alla media italiana del -10,3% rilevata dall’Osservatorio dei Consumi Findomestic, realizzato in collaborazione con Prometeia. In Sicilia risulta in controtendenza il comparto dei motoveicoli: +8,2% a fronte del -6,9% registrato a livello nazionale. In forte espansione tutti i segmenti tech legati all’abitare, sull’onda della digitalizzazione degli ambienti domestici: +36,5% per l’information technology, +5,1% per gli elettrodomestici e +4,3% per l’elettronica di consumo. La contrazione è accentuata, invece, sia per i mobili (-10,8%) che per la telefonia (-5%). «In regione il mercato dei durevoli si attesta a 3,549 miliardi con una perdita di 260 milioni di euro – commenta Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Findomestic -. La spesa media per famiglia è di 1.742 euro, risultato che colloca la Sicilia alla terzultima posizione nella graduatoria delle regioni italiane. Il reddito pro capite, invece, ha subito un ridimensionamento dell’1,1%, in linea con i dati degli altri territori del Mezzogiorno e meno marcato rispetto alla media nazionale del -1,8%».
L’ANALISI PROVINCIALE. «Le province con una dinamica migliore della spesa complessiva in durevoli rispetto alla media siciliana sono Trapani (-5,8%), Enna (-6,4%), Ragusa e Catania (entrambe -6,5%), mentre Palermo risulta allineata alla media regionale (-6,8%) – sottolinea Bardazzi -. Fanno peggio Siracusa, Agrigento (ambedue -7,2%), Messina (-7,3%) e Caltanissetta (-8,1%). Sul fronte della spesa familiare, il primato spetta a Catania (1.841 euro per famiglia) davanti a Siracusa (1.836) e Palermo (1.797), rispettivamente 78esima, 79esima e 80esima nella classifica delle 107 province italiane. Ancora più in basso si collocano Ragusa (1.719 euro per famiglia), Trapani (1.706), Messina (1.694). Infine, Caltanissetta (1.614), Agrigento (1.562) e Enna (1.482) continuano a posizionarsi in fondo alla graduatoria, occupando le posizioni numeri 103, 105 e 106 tra le 107 province italiane».
PALERMO. Il reddito pro capite dei cittadini della provincia di Palermo è arretrato dello 0,9% a quota 15.091 euro. Nel 2020 i palermitani hanno acquistato beni durevoli per un valore complessivo di 899 milioni di euro (ovvero 1.797 euro per famiglia) contro i 965 milioni del 2019, come certifica l’Osservatorio Findomestic. Per le auto nuove sono stati spesi 180 milioni (-14,2%), inferiori ai 233 milioni destinati alle auto usate (-9,6%). Il comparto dei motoveicoli ha raggiunto un fatturato di 35 milioni, in accelerazione del 6%. Tra i beni per la casa, l’IT ha conosciuto una crescita del 35% toccando i 45 milioni, gli elettrodomestici sono aumentati del 4,5% a quota 76 milioni e l’elettronica di consumo ha visto incrementi del 3,9% per un mercato da 33 milioni. Segno negativo, invece, per la telefonia (-5% per 89 milioni) e per i mobili (-10,7% per 209 milioni).
CATANIA. Con un reddito pro capite in decrescita dell’1,2% (13.878 euro), la provincia di Catania lo scorso anno ha speso in beni durevoli 806 milioni di euro (-6,5%), vale a dire 1.841 euro a famiglia, come risulta dai numeri dell’Osservatorio Findomestic. Il calo più pesante – sia in valore assoluto che in termini percentuali – è quello relativo agli acquisti di auto nuove: 154 milioni di euro per un crollo del 13,8%. Le auto usate, pur rimanendo il segmento più consistente, fanno segnare -7,5% precipitando a 243 milioni. Pressoché stabile è il fatturato per i motoveicoli: +0,1% per 33 milioni totali. Le famiglie catanesi hanno tagliato anche le spese per mobili e telefonia, comparti calati rispettivamente del 10,9% (178 milioni) e del 4,9% (73 milioni). Per la provincia di Catania vale il trend rilevato negli altri territori della Sicilia: a crescere nel 2020 sono stati i beni tecnologici, con l’impennata di IT (+35,3%, 34 milioni) e i buoni risultati di elettronica di consumo (+5,8%, 27 milioni) ed elettrodomestici (+5,5%, 64 milioni).
MESSINA. Il reddito pro capite di 16.034 euro (-1%) rimane il più elevato della Sicilia, ma la diminuzione del 7,3% della spesa in beni durevoli (468 milioni, cioè 1.694 euro a famiglia) è la più marcata nel quadro regionale. La provincia di Messina ha chiuso il 2020 con numeri che rispecchiano la situazione di difficoltà economica generalizzata e testimoniano la trasformazione dei bisogni familiari. La conferma arriva anzitutto dal netto incremento dei numeri del comparto IT: +37,9% per un fatturato di 19 milioni. Allo stesso modo sono cresciuti gli acquisiti di elettrodomestici (+5,9% per 39 milioni) e di elettronica di consumo (+4,2% per 16 milioni). Aumento sensibili anche per il mercato dei motoveicoli: +12,9% per 22 milioni. Per il resto il bilancio 2020 del territorio messinese riserva dati negativi, a partire dalla spesa per le auto, sia nuove (-16% per 97 milioni totali) che usate (-9,8% per 120 milioni). La perdita è a doppia cifra per il comparto dei mobili: -11,4% con una spesa che si ferma a 102 milioni. La telefonia, invece, lascia sul campo il 5,1% con un volume d’affari di 53 milioni.
SIRACUSA. In provincia di Siracusa nel 2020 il reddito pro-capite è scivolato a 14.212 euro con un decremento dell’1,3%. La spesa per beni durevoli delle famiglie siracusane è stata di 304 milioni (-7,2%), pari a 1.836 euro a famiglia. Sul fronte della mobilità, l’anno scorso sono stati spesi 66 milioni di euro per le auto nuove (-16,9%, la flessione più ampia dell’intera regione), 89 milioni per quelle usate (-5,6%, la perdita più contenuta in Sicilia) e 11 milioni per i motoveicoli (-0,8&, unico dato negativo nel quadro regionale). L’Osservatorio Findomestic ha registrato aumenti significativi nei principali segmenti della tecnologia legata all’abitare: +37,1% per l’IT (13 milioni), +1,7% per l’elettronica di consumo (10 milioni) e +4,7% per gli elettrodomestici (24 milioni). Pesanti, invece, i cali per i mobili (-11,8%, 62 milioni) e per la telefonia (-4,7%, 29 milioni).
TRAPANI. Il decremento dell’1,2% ha fatto slittare il reddito pro capite dei trapanesi a 13.064 euro. Il giro d’affari dei beni durevoli in provincia di Trapani nel 2020 è stato di 295 milioni con una perdita del 5,8% pari a 1.706 euro a famiglia. Negativo, come attesta l’Osservatorio Findomestic, l’andamento di mercato delle auto nuove: -11,4% per 52 milioni in totali. Profondo rosso anche per le auto usate: -9,9% per 79 milioni. Performance particolarmente positiva, invece, per i motoveicoli: il +39,2% che ha spinto il segmento a un valore di 7 milioni rappresenta la crescita più ampia della regione. Tra i beni per la casa, sono state pesanti le perdite nel comparto dei mobili, che non è andato oltre i 75 milioni (-10,8%). Al contrario, hanno preso letteralmente il volo gli acquisiti IT: 13 milioni di fatturato grazie ad un aumento record del 41,5%. Bene anche elettronica di consumo (+5,6% per 10 milioni) e elettrodomestici (+6,3% per 25 milioni). In sofferenza, invece, la telefonia con un – 4,9% che ha fatto arretrare il mercato provinciale a 33 milioni.
AGRIGENTO. Il reddito pro capite dei cittadini della provincia di Agrigento nel 2020 è diminuito dello 0,8% attestandosi a 13.754 euro. Rispetto al perimetro dei beni durevoli, l’Osservatorio Findomestic ha calcolato che nel territorio provinciale di Agrigento la spesa complessiva per i beni durevoli è stata di 274 milioni (1.562 euro per famiglia), in contrazione del 7,2%. Sul fronte del mercato delle auto, gli acquisiti hanno subito un forte ridimensionamento: il segmento del nuovo è sceso a 40 milioni (-14,3%) e quello dell’usato a 74 milioni (-11,7%). Il comparto dei motoveicoli, al contrario, ha registrato un andamento favorevole: +4,5% per un fatturato di 8 milioni. Negativa la dinamica di mobili (-9,4%, 74 milioni) e telefonia (-5,5%, 30 milioni). Le note positive arrivano dall’elettronica di consumo (+2,5% per 10 milioni), dagli elettrodomestici (+4,1% per 25 milioni) e, soprattutto, dall’IT, che ha toccato i 13 milioni con una crescita del 25,6%,
RAGUSA. In ambito regionale, Ragusa è la provincia con il reddito pro capite minore: 12.607 euro, in flessione dell’1,9% nel 2020. Le famiglie del territorio – come emerge dall’Osservatorio Findomestic – hanno concentrato in beni durevoli una spesa di 226 milioni, con un passivo del 6,5% rispetto al 2019 e un budget medio familiare di 1.719 euro. La provincia di Ragusa è quella dove il mercato delle auto nuove ha retto meglio, con un calo del 10,8% ed una spesa complessiva di 52 milioni. I ragusani hanno speso di più in auto usate: 61 milioni, dato comunque in calo dell’11,4%. Sul fronte dei motoveicoli, invece, il fatturato di 7 milioni è l’esito di un incremento del 28,2%. Il segno più brilla nel panorama dei beni per la casa, con il boom dell’IT (38,7%, 10 milioni) e la crescita di elettrodomestici (+5% per 18 milioni) ed elettronica di consumo (+4,4% per 7 milioni). Sono diminuiti, infine, gli acquisiti di mobili (-10,8%, 49 milioni) e di prodotti di telefonia (-4,4%, 22 milioni).
CALTANISSETTA. In provincia di Caltanissetta nel 2020, il reddito per abitante è calato dell’1,4% a 13.738 euro. Le famiglie nissene hanno speso in media 1.614 euro in beni durevoli per un giro d’affari di 172 milioni, che si è assottigliato dell’8,1%. Come per gli altri territori della regione, le peggiori performance di mercato – registrate dall’Osservatorio Findomestic – riguardano il settore dell’automobile: -16,8% per le auto nuove (27 milioni totali) e -12,9% per quelle usate (46 milioni). Nell’ambito della mobilità, crescono soltanto i motoveicoli: +28,1% per un valore di 5 milioni. Risultano in grave perdita le vendite di mobili: -11,5% per una spesa che si è ridotta a 46 milioni. Pesante anche il passivo per a telefonia: -5,5% per 18 milioni. Gli acquisti della popolazione nissena si sono concentrati sui segmenti tech: l’IT ha compiuto un balzo in avanti del 35,6% (8 milioni), l’elettronica di consumo è aumentata del 3,7% (6 milioni) e gli elettrodomestici sono cresciuti del 4,2% (16 milioni).
ENNA. In provincia di Enna nel 2020 il reddito pro-capite è calato dello 0,7% (13.479 euro) e la spesa per i beni durevoli è diminuita del 6,4% (103 milioni pari a 1.482 euro a famiglia, il dato più basso della Sicilia). Gli autoveicoli, come rilevato dall’Osservatorio Findomestic, continuano a rappresentare la voce di spesa più consistente per gli ennesi, a dispetto della debolezza dei mercati: -16,3% per le auto nuove (15 milioni) e -8,5% per quelle usate (28 milioni). In forte crescita, invece, il comparto degli autoveicoli: +32% per 2 milioni. In linea con le tendenze nazionali e regionali, i cittadini della provincia di Enna hanno destinato le proprie risorse specialmente allo sviluppo tecnologico della casa: l’IT è aumentata del 38% (5 milioni), l’elettronica di consumo del 5,8% (4 milioni) e gli elettrodomestici del 4,4% (10 milioni). Segno meno per la le telefonia (-5,8% a quota 812 milioni) e, soprattutto, per i mobili (-10,1% per 28 milioni complessivi).
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