CONSORZI UNIVERSITARI

Sig. Direttore,                    

Alcuni parlamentari della Sicilia occidentale, precisamente di Trapani hanno presentato degli emendamenti per la salvaguardia del consorzio universitario della provincia, che fino alla data di pubblicazione della legge  era destinato ad una fine ingloriosa per il provvedimento di recesso emanato dal commissario , “ in quanto il Commissario  dell’ex Provincia Ingroia non ha fatto la revoca di recesso dal Consorzio, ma ha dato solo un contributo una tantum, così come avrebbe potuto fare nei riguardi di qualsiasi Associazione”; tanto è vero che il Sindaco della città in data 29 giugno 2015 inoltra un pressante invito ai Deputati regionali dell’intera provincia per la salvaguardia degli enti culturali e del consorzio, ed ottiene l’effetto sperato, infatti nella legge che è stata pubblicata il 4 agosto 2015, n. 15 Disposizioni in materia di liberi Consorzi comunali e Città metropolitane”,  sono stati recepiti tali emendamenti. 

Nella stesura della legge , la discussione tra il presidente Cracolici , nonché relatore, dibatte con l’on Fazio in merito agli emendamenti presentati e si decide di accogliere l’emendamento che risulta “maggiormente omnicomprensivo”  , permettendo così di reintegrare il consorzio universitario,   finalizzato a “salvare “ il suddetto ente culturale.

Ovviamente , tale emendamento riguarderà tutti i consorzi universitari della Sicilia.

E’ comparso sul sito on line  “ ragusaoggi” un comunicato nel quale si allarma la popolazione studentesca, i lavoratori , la società civile , che l’art.27 co.2 lettera f, non riguarderebbe il consorzio universitario di Ragusa, in quanto  il provvedimento di recesso da parte del commissario straordinario della provincia di Ragusa esclude l’ente consortile, ma invero non risulta così .

Il testo della legge evidenzia che alla costituzione dei liberi consorzi , questi hanno il compito di,  sostegno , sviluppo, e mantenere la stabile partecipazione nei consorzi universitari  “già partecipati” dalle provincie,  esistenti “alla data di entrata in vigore della legge”.

L’analogia con il consorzio di Trapani non permette una diversa interpretazione dell’art. della legge , né il fine dei deputati regionali di Trapani possa escludere il consorzio universitario di Ragusa, se come dichiarato in sede di approvazione della legge il Presidente della commissione affari istituzionali esplicita in maniera inequivocabile che con l’inserimento di quell’emendamento  si permette la “reintegra” per quel consorzio che trovasi nell’anomalia provvedimentale recessivo, non si comprende per quale motivo normativamente non riguarderebbe  anche il consorzio universitario di Ragusa?

A livello normativo risulterebbe una  enorme disparità di applicazione  tra i diversi  enti culturali  presenti nella regione, che provocherebbe una anomalia nella emanazione ed applicazione dei dettami della legge, che non può esistere.

Quindi tutti i rappresentanti , sia essi studenteschi , che forze sociali, ed anche tutti i docenti, lavoratori, che hanno a cuore la presenza universitaria non temano , non esiste il paventato pericolo, non scomparirà a Ragusa la presenza universitaria, la Struttura didattica di Lingue .

Lettera firmata

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