CONFERENZA STAMPA CON L’ASSESSORE REGIONALE GIOVANNI PISTORIO

Si è tenuta oggi, presso i locali Soaco dell’aeroporto “Pio La Torre” di Comiso, una conferenza stampa con l’obiettivo di fare il punto sul sistema infrastrutturale ibleo e le sue prospettive di sviluppo nel breve e medio periodo.

 

A fare gli onori di casa il sindaco di Comiso, Filippo Spataro, che ha spiegato come lo scalo casmeneo sia ormai «una infrastruttura strategica, che cresce a ottimi ritmi, ma che certo ha bisogno d’essere supportata e cinta da una degna rete infrastrutturale, onde evitare che divenga una bellissima cattedrale nel deserto».

 

Sulla stessa lunghezza d’onda il deputato regionale Giuseppe Digiacomo, presidente della Commissione Servizi sociali e sanitari dell’Ars, per il quale «c’è oggi la reale possibilità di fare la storia di questo territorio, sostenendo con convinzione l’unica reale grande infrastruttura ideata e realizzata nel Sud Italia, nata per volontà del popolo». Digiacomo ha evidenziato come per la Soaco «il pareggio di bilancio sia vicino, ma sia chiaro che solo la Regione Siciliana ha fattivamente sostenuto lo scalo, nessun altro soggetto. Uno scalo che in termini di passeggeri è quello con la maggiore crescita in Italia, per esclusivo merito dell’aeroporto, realizzando una immissione di valuta nel territorio nell’ordine di decine se non addirittura di un centinaio di milioni di euro». Il deputato regionale ha poi elogiato la governance Soaco, parlando di «buoni amministratori parsimoniosi, grazie al cui lavoro l’aeroporto può resistere ancora, ma serve comunque una inversione di tendenza. Come è possibile, mi chiedo, che non si riesca ad avere una celere comunicazione ufficiale dall’Unione europea in merito ai possibili contributi dell’ex Provincia di Ragusa?».

 

Alla conferenza stampa era presente anche il deputato regionale Orazio Ragusa, che ha evidenziato «la centralità dello sviluppo infrastrutturale per la provincia iblea, dove c’è bisogno di un impegno serio su opere specifiche, c’è bisogno di stringersi attorno a questo lembo di terra e sostenere i suoi laboriosi cittadini».

 

Dal canto suo, il presidente di Soaco, la società di gestione dell’aeroporto di Comiso, Rosario Dibennardo, ha sottolineato «il bisogno di migliorare i collegamenti infrastrutturali dello scalo, un aeroporto che cresce con ritmi tali da imporre necessariamente nuovi investimenti di medio termine».

 

L’assessore regionale siciliano alle Infrastrutture, Giovanni Pistorio, ha fatto il punto sui progetti infrastrutturali che riguardano il Sud Est della Sicilia, area che ha definito di «diversità virtuosa». Pistorio ha evidenziato la «relazione strettissima fra Catania e Ragusa, in uno spazio socio-economico che è il più importante dell’Isola, con l’aeroporto di Catania a operare in sinergia con quello di Comiso, scalo che in sé rappresenta un grande atto di coraggio».

 

L’assessore Pistorio ha poi chiarito gli impegni del governo regionale per il territorio ibleo, «a partire dall’autostrada Catania-Ragusa, il cui inizio dei lavori vorrei vedere entro la fine della corrente legislatura, fino all’interlocuzione con l’Enav per risolvere in via definitiva il problema dei controllori di volo a Comiso. Inoltre, si procederà anche alla realizzazione della bretella di collegamento fra la Catania-Ragusa e l’aeroporto di Comiso, il cui investimento è stimato intorno ai 115 milioni di euro. Sullo sfondo, anche un forte impegno per la manutenzione della Palermo-Catania, con 850 milioni di euro di interventi nei prossimi anni».

 

Pistorio ha poi lodato la «capacità delle governance di Sac e Soaco di fare sistema, una sinergia dalla forte valenza strategica di cui sono davvero convinto, soprattutto a fronte della concorrenza senza esclusione di colpi che dall’altro lato della regione si fanno gli aeroporti di Palermo e Trapani». L’assessore si è poi espresso sulla prossima quotazione in Borsa della Sac, la società di gestione dello scalo etneo, definendola «una sfida importante, una scelta coraggiosa nell’ottica di rinvenire sui mercati i capitali per gli investimenti previsti per la fondamentale infrastruttura».

 

 

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