COMPRENDO L’AMAREZZA PER IL COMMISSARIAMENTO, NON I GIUDIZI SOMMARI DEGLI OPPORTUNISTI

L’on. Pippo Digiacomo interviene nel dibattito in corso sulla Provincia con la seguente dichiarazione: “L’unico modo per evitare il commissariamento della Provincia Regionale di Ragusa sarebbe stato quello di approvare una legge che ridefinisse compiti, adempimenti e modalità elettive della nuova Provincia Regionale. A una settimana dall’indizione dei comizi elettorali questo era praticamente impossibile e pertanto si è fatto ciò che si poteva fare in tempi strettissimi, cioè impegnarsi a varare una legge che consentisse l’elezione diretta del Presidente della Provincia e del Consiglio provinciale, sventando così il pericolo molto realistico di procedere verso l’abolizione totale delle Province, come del resto previsto dalla legge Monti. A meno che non si fosse andati a votare con l’attuale sistema, quindi con eguale numero di consiglieri provinciali e assessori: il che avrebbe costituito – in un contesto di riduzione complessiva dei costi della politica – uno scandalo dagli effetti travolgenti, scandalo non voluto da nessuna forza politica a livello nazionale, regionale, provinciale né tanto meno dall’opinione pubblica. Si sarebbe potuto fare una legge? Certo, ma non negli ultimi cinque giorni. Ma che tipo di legge e in conformità o difformità di quale contesto complessivo, visto che a Roma questa materia è tuttora in discussione? Comprendo l’amarezza per il commissariamento, che è sempre un venir meno della democrazia. Quello che non comprendo sono i giudizi sommari di opportunisti ipocriti che in politica si sono segnalati solo per essersi fatti e per farsi tuttora i fatti propri con scarso senso di trasparenza, di coerenza politica e altrettanto scarso rispetto per le istituzioni”.

 

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