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COMPASSO D’ORO
20 Ott 2015 06:45
Istituito nel 1954, il Premio Compasso d’Oro ADI è il più antico ma soprattutto il più autorevole premio mondiale di design. Nato da un’idea di Gio Ponti fu per anni organizzato dai grandi magazzini la Rinascente, allo scopo di mettere in evidenza il valore e la qualità dei prodotti del design italiano allora ai suoi albori. Successivamente esso fu donato all’ADI che dal 1964 ne cura l’organizzazione, vigilando sulla sua imparzialità e sulla sua integrità. I quasi trecento progetti premiati in oltre cinquant’anni di vita del premio, insieme ai quasi duemila selezionati con la Menzione d’Onore, sono raccolti e custoditi nella Collezione Storica del Premio Compasso d’Oro ADI la cui gestione è stata affidata alla Fondazione ADI, costituita all’uopo dall’ADI nel 2001. Il premio Compasso d’Oro viene assegnato sulla base di una preselezione effettuata
dall’Osservatorio permanente del Design dell’ADI, costituito da una una commissione di esperti, designer, critici, storici, giornalisti specializzati, soci dell’ADI o esterni a essa, impegnati tutti con continuità nel raccogliere, anno dopo anno, informazioni e nel valutare e selezionare i migliori prodotti i quali vengono poi pubblicati negli annuari ADI Design Index. Con un’iniziativa che non ha precedenti nell’ambito del design internazionale il Ministero dei Beni Culturali – Soprintendenza Regionale per la Lombardia, con Decreto del 22 Aprile 2004, ha dichiarato “di eccezionale interesse artistico e storico” la Collezione Storica del Premio Compasso d’Oro ADI, inserendola conseguentemente nel patrimonio nazionale.
Dodici sono i prodotti progettati da designer siciliani e realizzati da aziende dell’isola selezionati da ADI Design Index nel 2014 e nel 2015, e perciò candidati alla XXIV edizione del Compasso d’Oro. Vengono presentati da ADI Sicilia a Palermo a Palazzo Branciforte, uno degli ultimi progetti firmati da Gae Aulenti.
L’evento, che ha il patrocinio di Fondazione Sicilia e di Civita Sicilia, si inserisce nel programma di I-design: un progetto selezionato dallo stesso Index 2015, dedicato alle varie forme del design e giunto ormai alla sua quarta edizione. Dal 10 al 18 ottobre l’iniziativa trasforma alcuni luogh di Palermo in palcoscenici per accogliere mostre, conferenze, seminari e laboratori interamente dedicati al design.
Oltre ai designer e alle aziende candidate interverranno Gianni Di Matteo, presidente di ADI Sicilia; Daniela Brignone, curatrice di I-Design; Vincenzo Castellana, del Dipartimento Generale ADI; Cinzia Ferrara, vicepresidente nazionale di AIAP, Associazione Italiana design della comunicazione visiva; Umberto La Commare, delegato del Rettore dell’Università di Palermo per le attività di incubazione d’impresa e presidente del Consorzio ARCA; Viviana Trapani, coordinatrice del Corso di laurea in Disegno Industriale della stessa università; Tito D’Emilio, Compasso d’Oro alla carriera; Fausto Gristina, architetto, e Pico Di Trapani, attivista dell’Associazione Comitato Addiopizzo.
Proprio sabato 17 ottobre, nella splendida cornice della sala conferenze progettata da Gae Aulenti a Palazzo Branciforte, il Presidente di ADI Sicilia Gianni Di Matteo , sono stai presentati i progetti vincitori del Premio ADI Index che saranno Candidati al Famosissimo “Compasso D’Oro” nell’ Edizione 2016.
Cosa accomuna tutti? L’essere caparbiamente convinti del valore delle proprie idee e del fatto che le stesse possono e devono nascere in Sicilia, tale convincimento ha finalmente avuto il più ampio riconoscimento nell’essere stati selezionati quali candidati al Compasso d’Oro.
Il vero problema della nostra terra non è la crisi economica ma la crisi culturale. è l’impoverimento culturale che produce grettezza politica, tale grettezza è il vero ostacolo alla crescita economica.
Quello che è stato evidenziato ieri dai relatori presenti alla manifestazione è che al di là dell’attuale crisi economica, fatto sicuramente contingente, esiste un’ azione positiva e una cura, questa cura sono i tanti giovani siciliani che attraverso idee semplici ma incisive sono pronti a spendersi per creare benessere e ricchezza all’interno della loro comunità.
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La frase che più di tutte ieri è echeggiata forte e squillante a Palazzo Branciforti è stata “fermiamo l’esodo di tanti giovani e brillanti cervelli siciliani”.
Un premio non solo ambito ma soprattutto un premio alla bellezza, ed è di questa “Bellezza” tutta siciliana che ieri si è parlato a Palazzo Branciforti, questa Sicilia troppe volte bistrattata, dipinta dei colori meno brillanti, ieri ha avuto un meritato riconoscimento, l’essere incubatore di idee che hanno dell’eccellenza, idee espresse da giovani.
Uno di questi giovani e naturalmente tra i 12 candidati è Peppino Lopez con il progetto Crochet tiles per la categoria “Design per l’abitare”.
Egli nasce a Vittoria 11 ottobre 1981. Dopo aver ottenuto la maturità tecnica, frequenta il Politecnico di Milano. Nel 2009 consegue Laurea in Architettura con tesi sull’impianto distributivo generale, al dettaglio del sistema costruttivo del progetto della residenza seguita dalla prof.ssa Anna Mangiarotti. Conseguita la laurea svolge attività professionale presso alcuni studi di architettura di Milano.
Dal 2012 fonda MIND il suo primo studio di architettura sito nella città in cui vive oggi.
Dalla passione per l’arte, per il design, l’architettura e dall’ammirazione per gli spiriti creativi nasce Mind madeindesign.
Un laboratorio di ricerca e sviluppo di progetti all’avanguardia che mediante nuove sinergie tra architettura, designer e arte punta alla valorizzazione della cultura e del territorio attraverso le forme di espressione più varie.
Mind madeindesign va alla ricerca di nuove espressioni e linguaggi utilizzati per arredare e vivere gli spazi quotidiani.
Il progetto in premiazione , CROCHET tiles, nasce dall’ idea di plasmare la materia per creare qualcosa di unico che riporti alla mente ricordi del passato. Dal beton, materiale completamente riciclabile, prendono forma eleganti intrecci e preziosi ricami tratti dalla lavorazione del merletto siciliano. Il filato sembra cucito nella materia, e la collezione – rigorosamente made in Sicily – traduce in materia l’estetica, regalando straordinari effetti visivi e tattili. Il risultato è una piastrella da rivestimento vera e propria espressione visiva e tattile in cui la materia si traduce in estetica. Una collezioni al limite tra artigianato e design dove l’attenzione per il dettaglio non è più rivolta al decorativismo lezioso quanto alla poetica dell’arte manuale. Si tratta di pezzi unici in quanto tutti lavorati a mano ed artigianalmente dove l’imperfezione è voluta ed è caratteristica intrinseca di ogni singolo oggetto lontano dal senso di produzione industriale.
I progetti, in mostra a Milano e Roma, arrivano al traguardo della candidatura dopo il vaglio di tre commissioni composte da duecento esperti nazionali dell’Osservatorio permanente del design. Un grande riconoscimento, quindi, per il design prodotto in Sicilia, che, a cavallo dei due secoli scorsi, grazie al binomio Basile-Ducrot, seppe emanciparsi dai repertori tradizionali guadagnandosi un posto nella storia del design italiano e internazionale. Oggi gli scenari sono diversi, come diverso è l’approccio al disegno industriale; lo stesso termine design, per natura aperto, espande i suoi confini disciplinari.
Fenomeni come quello dell’autoproduzione, la rivitalizzazione di un artigianato che guarda al contemporaneo, il ricambio generazionale nelle piccole imprese siciliane e l’apporto di competenze di design da parte di giovani professionisti che hanno maturato orizzonti progettuali e culturali internazionali, lasciano margini per intravedere nuove e interessanti possibilità, anche per il “design di frontiera”.
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