COMMENTI TRA DEMOCRAZIA E IMPOSIZIONI

Notiamo sempre più che le persone commentano sugli on line, a volte, perché lo devono fare, a volte insultando se il discorso non è di loro gradimento. L’argomentazione diventa sempre più sporadica. Forse c’è poca attitudine a dibattere, a documentarsi, a parlare senza insultare, senza offendere.
Di fronte ad un documento storico, parliamo dell’articolo “A volte ritornano”, ci siamo imbattuti nelle diverse tipologie di commenti, quelli senza argomentazioni, quelli insultanti, quelli argomentati. Siamo contenti, però, che c’è ancora qualcuno che pensa, che ha dubbi, che comunica, e si rapporta civilmente.
Purtroppo, però, e questo accade anche nella scuola con i giovani, che quando qualcosa non va, si insulta, si agisce con arroganza, si vorrebbe intimidire l’articolista, o, addirittura, denigrare. Questo comportamento è quello usato, anche, nelle campagne elettorali, in voga, attraverso i dossier,che raggiungono l’avversario, per farlo tacere.
La democrazia vuole,invece, il libero pensiero, la libera stampa, diritti  che abbiamo raggiunto attraverso Rivoluzioni, parliamo della Francese, dell’Americana, delle Assemblee greche, per andare nell’antichità. Ma si assiste ad un imbarbarimento dei comportamenti: questo è grave. La comunicazione cade, e il ibero pensiero delle persone viene calpestato con quell’arroganza, con quegli atteggiamenti antidemocratici, che sono tanto in voga.
Se il mondo diventasse più civile, forse le cose andrebbero meglio, forse ci sarebbe un’evoluzione, e non un’involuzione nella comunicazione.
La comunicazione, specialmente in questo periodo, è basilare per il bene di tutti. Parliamo del futuro governo italiano. Riportiamo le parole di Giorgio Napolitano che, in questo momento, come d’altronde sempre, ci riportano nella realtà attuale: “Al mio rientro dalla Germania, ho potuto prendere meglio visione delle prese di posizione apparse sulla stampa italiana in ordine alle prospettive post elettorali. Sono state affacciate – sia da analisti e commentatori sia da esponenti politici – le ipotesi più disparate circa le soluzioni da perseguire. Nel ribadire attenzione e rispetto per ogni libero dibattito e, soprattutto, nel riservarmi ogni autonoma valutazione nella fase delle previste consultazioni formali con le forze politiche rappresentate in Parlamento, mi permetto di raccomandare a qualsiasi soggetto politico misura, realismo, senso di responsabilità anche in questi giorni dedicati a riflessioni preparatorie. Abbiamo tutti il dovere di salvaguardare l’interesse generale e l’immagine internazionale del Paese, evitando premature categoriche determinazioni di parte”.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it