COMISO, SOLIDARIETA’ AGLI OPERATORI ECOLOGICI

Constatiamo con tristezza, con amarezza e rammarico che la nostra città è sempre più sporca e abbandonata. I cumuli di spazzatura, ormai, sono dappertutto perché da qualche giorno la raccolta non viene effettuata. Gli operatori ecologici, che non ricevono lo stipendio dal mese di ottobre, sono in stato d’agitazione.

 Vorremmo chiarire alla cittadinanza, ai comisani, che, colti da un comprensibile senso di disagio e irritazione, se la prendono in qualche caso con gli stessi operatori, che questi ultimi non c’entrano niente. Le colpe e le responsabilità di questo disastro, come tutti hanno capito, sono da ricercare altrove, nei piani alti del Palazzo, nelle stanze del potere.

Agli operatori ecologici, ai lavoratori tutti – che hanno visto miseramente fallire, uno dietro l’altro, i tentativi della concertazione e del dialogo, che hanno visto le promesse disattese – prima di proclamare lo sciopero resta solo un’arma per fare rispettare i loro sacrosanti diritti, la loro dignità umana e professionale: lo stato di agitazione. Si avvicinano Natale e Capodanno, e arrivarci senza soldi, con le incombenze bancarie, le bollette e tutto il resto, non è certo una bella situazione. Anzi, a dirla tutta, è una situazione davvero drammatica.

E’ per questo che il Partito Democratico solidarizza sinceramente con questi lavoratori, con queste persone. E invita la gente di Comiso a fare altrettanto. A provare, per un solo minuto, a vivere la situazione di enorme rabbia e difficoltà e impotenza di questi operatori; gli stessi che, soltanto qualche anno fa riuscivano a tenere la loro, la nostra città pulita, curata, invidiata.

Lo sappiamo, con la solidarietà non si campa la famiglia, né si paga il mutuo in banca. Ma dalla posizione in cui siamo, da oppositori politici in città, non possiamo fare altro. Non ce la sentiamo di fare vane, sciocche promesse, di alimentare vane, sciocche speranze. Possiamo promettere, questo sì, tutto il nostro impegno, serio e concreto, a qualsiasi livello politico, amministrativo e istituzionale per tentare di risolvere in fretta il problema e fare sì che queste festività non vengano ricordate, da questi validi lavoratori (e dai dipendenti del Comune di Comiso, e dagli operatori delle cooperative sociali senza stipendio da oltre un anno), come le peggiori della loro vita.  

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