Comiso Risposte alle opposizioni

Come
ogni anno all’arrivo del forte caldo siamo costretti ad assistere a
dichiarazioni fantasiose e infondate da parte dell’opposizione su quanto
realizzato dall’Amministrazione Spataro.

 

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Siamo abituati a sorvolare sul fatto che parlino di amministrazione
fallimentare due esponenti di un’amministrazione comunale che il fallimento a
Comiso lo ha dichiarato dopo tre anni dal proprio insediamento salvo raccontare
alla città che le colpe erano dei predecessori e che si erano accorti in
ritardo di questa circostanza;

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Siamo abituati a sorvolare sul fatto che uno dei due, il capogruppo Di
Trapani, da assessore al bilancio, è riuscito nell’impresa record di non
approvare bilanci per ben 3 esercizi consecutivi, caso unico probabilmente
nella storia d’Italia;

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Siamo abituati a sorvolare pure sul fatto che l’altra dei due, la
capogruppo Maria Rita Schembari aveva individuato come soluzione al fallimento
del Comune le dimissioni in massa dal consiglio comunale, sostanzialmente la
fuga, dichiarandolo ufficialmente nel civico consesso;

 

Non
ci abitueremo mai a sorvolare però sulle sciocchezze e sulle falsità evidenti
da propaganda elettorale della peggiore specie che si pretende di veicolare ai
cittadini.

Mi
basta, solo per quanto concerne la delega ai Lavori Pubblici e quindi
limitatamente alla mia sola attività in questo ambito, senza tenere conto dei
finanziamenti ottenuti in tema di Servizi Sociali o Sviluppo economico,
ricordare agli amici Di Trapani e Schembari che:

 

·      
quando parlano di “assoluta inconsistenza nel pensare nuove opere
pubbliche”, a fronte di un parco progetti praticamente inesistente nel 2013,
questa amministrazione si è dotata ad oggi di progetti definitivi ed esecutivi
per quasi 10 milioni di euro realizzando integralmente ad oggi già due opere
pubbliche, dalla progettazione inziale al finanziamento, all’appalto, alla
realizzazione ed infine all’inaugurazione per un ammontare di 700 mila euro;

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quando parlano di “abbandono di opere pubbliche esistenti” questa
amministrazione ha completato opere ereditate da precedenti amministrazioni,
non soltanto dalla loro, per 3 milioni e 200 mila euro integrando in diversi
casi con fondi comunali i finanziamenti iniziali che incredibilmente non
avrebbero consentito l’utilizzo delle opere stesse;

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quando parlano di “capacità divinatoria di attrarre finanziamenti”
questa amministrazione ha già reperito, al netto dei cantieri di servizio, già
finanziati ma non erogati, in dissesto finanziario ed in una fase di blocco dei
bandi a cavallo dei periodi di programmazione, 
3 MILIONI E  550 MILA EURO di
finaziamenti esterni, tra fondi CIPE, BEI, ministeriali, Ex Insicem e Accordi
di Programma. Una somma superiore a quella ottenuta nell’intera legislatura in
cui loro hanno amministrato, pur fuori dal dissesto finanziario per tre anni e
mezzo e dunque in grado di cofinanziare opere ed in piena stagione di bandi di
finanziamento a chiusura della programmazione 2007-2013.

 

Le
cifre e le opere di cui sopra sono ben consociute ad entrambi, se si sono
preoccupati, naturalmente, di leggere gli atti consiliari e i documenti di
programamzione e rendicontazione. Suggerisco agli amici Schembari e Di Trapani
di continuare ad accusare l’Amministrazione Spataro del caldo, della pioggia,
delle scie chimiche o di altro che possa rimanere nell’ambito delle chiacchiere
da bar e dunque non possa essere facilmente smentito da numeri e fatti che, com’è
noto, sono testardi e non possono scomparire.

 

 

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