È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
COMISO, INAUGURAZIONE PIAZZA MARX
26 Apr 2012 11:12
L’amministrazione Comunale ha annunciato per oggi l’inaugurazione della nuova Piazza Carlo Marx al termine dei lavori di riqualificazione che oltre alla piazza hanno interessato anche le vie adiacenti e gli spazi antistanti la scuola saliceto di Via Veneto.
A conclusione dell’intervento complessivo prendiamo amaramente atto di come i lavori costituiscano un esempio incontrovertibile del progetto di sviluppo urbano proprio di questa amministrazione, orientato a creare una città a misura di automobile piuttosto che a misura d’uomo. Si presenta infatti con orgoglio l’opera vantando la rifunzionalizzazione degli spazi di sosta dei veicoli, la scomparsa del verde diventa addirittura fonte di nuovo “spazio e luce” per la piazza, i marciapiedi e gli spazi per le persone si riducono drasticamente a beneficio di nuovi posti auto.
Certo, così si finge di venire incontro alle esigenze di chi frequenta gli uffici allocati presso lo stabilimento Tabacchi e dei genitori che attendono l’uscita da scuola negli orari di punta dei propri figli, immaginando che 5 o 6 posti auto in più valgano la scomparsa degli alberi e degli spazi verdi che hanno rimpiazzato. Che fine ha fatto il marciapiede ampio che consentiva agli alunni di sciamare da scuola in sicurezza al termine delle lezioni, ora sostituito da una lingua di mattoni tra le auto? Che fine hanno fatto quegli alberi che chi vive in via Veneto da sempre ha difeso dagli atti vandalici dei bambini più esuberanti, quando erano piccoli e fragili come lo era chi scrive, insegnando sulla strada l’educazione civica a generazioni di comisani? Certo, le radici creavano problemi e si è deciso di risolvere il problema rimuovendolo. Per fortuna a Palermo e in altre città della Sicilia che vantano stupendi alberi secolari non si è seguita la “strategia Alfano”.
La scelta delle palme, di una varietà soggetta agli attacchi del punteruolo rosso e con ritmi di crescita ben più veloci di quanto compatibile con gli spazi loro riservati sui nuovi marciapiedi, testimonia poi una scarsa lungimiranza degli interventi. Tra 3 o 4 anni se tutto va bene i marciapiedi saranno da rifare, se tutto va male non ci saranno più le palme.
Sarebbe meglio, in futuro, programmare lo sviluppo urbano più a misura d’uomo, prevedere spazi verdi che rendano i quartieri più vivibili per gli abitanti e per intere giornate, non soltanto per le ore di punta e per i passanti occasionali, effettuare interventi che abbiano una durata in prospettiva superiore a 3 anni. Magari sarebbe meglio, in futuro, pensare allo sviluppo della propria città e non solo a sbarcare il lunario politico.
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