Comiso, approvato il rendiconto 2022

Il consiglio comunale di Comiso ha approvato giovedì sera il bilancio consuntivo 2022. In netto ritardo rispetto ai tempi previsti anche in virtù dell’insediamento della nuova amministrazione (la seconda a guida della sindaca Maria Rita Schembari) e dell’insediamento del nuovo collegio dei revisori dei conti (Salvatore Barrano, di Vittoria, presidente, Eleonora Napolitano, di Caltagirone e Giuseppe Bertòlo, di Agira) nominati in piena estate e insediati a settembre).

Per questo la regione aveva inviato il commissario ad acta Giovanni Cocco in sette comuni siciliani, tra cui Comiso. Lo stesso aveva già operato peraltro a Vittoria e Chiaramonte Gulfi.

Il bilancio è stato approvato con il voto favorevole dei 18 consiglieri di maggioranza e il voto contrario dei sei consiglieri di opposizione.

In aula, il consigliere Gaetano Gaglio (Lista Spiga) ha rilevato la necessità di predisporre un atto deliberativo che imputasse al bilancio di previsione 2023 il disavanzo di 1.800.000, così come prevede la legge. Per questo, è stato predisposto un emendamento al bilancio presentato dalla dirigente del comune, Gianna Iacono.

I consiglieri di opposizione hanno fortemente criticato il consuntivo e la gestione delle politiche finanziarie dell’ente.

Gaetano Gaglio e Gigi Bellassai: “Consuntivo e preventivo in ritardo. Comune a rischio dèfault”

Gaetano Gaglio ha auspicato che la giunta Schembari adotti tutte le misure per evitare futuri ulteriori disavanzi, tenuto conto che la spesa del comune per i servizi è, in qualche modo, incomprimibile.

“Con sei mesi di ritardo e con la diffida del Commissario ad acta nominato dalla Regione la maggioranza del sindaco Schembari ha approvato un bilancio consuntivo 2022 che certifica lo stato di sofferenza finanziaria del Comune di Comiso. Non soltanto emerge un quadro preoccupante di riduzione dei servizi essenziali (manutenzioni quasi azzerate, servizi agli anziani e ai disabili al minimo storico, forniture energetiche che appaiono gravemente sottostimate), ma diversi indicatori segnalano enormi criticità nella gestione dei conti: indice di ritardo dei pagamenti vicino a 4 mesi, ben 18,5 milioni di euro di debiti non pagati verso i fornitori al 31 dicembre 2022. Una mole incredibile accumulata negli ultimi 3 anni che rappresenta un rischio enorme nel caso in cui, preoccupati dall’insolvenza dell’Ente, i creditori decidessero di procedere con i decreti ingiuntivi per ottenere quanto loro spettante. E in uno scenario del genere cominciano a saltare i servizi essenziali: i problemi per gli abbonamenti per gli studenti pendolari e l’impossibilità di far partire la refezione scolastica sono solo le prime avvisaglie. A novembre si prevede l’adozione del bilancio di previsione 2023 e la situazione potrebbe leggermente migliorare, abbiamo chiesto che un minuto dopo la sua approvazione la giunta faccia partire almeno la refezione scolastica, senza attendere il 2024 e mitigando così, per quanto possibile, i disagi attuali di famiglie e istituzioni scolastiche”.

Gigi Bellassai, capogruppo del Partito Democratico ha aggiunto: “Gli indicatori della situazione finanziaria sono tutti in forte criticità. Il comune ha oltre 27 milioni di residui attivi e ciò dimostra l’incapacità di riscossione. L’autonomia finanziaria è molto limitata, l’indebitamento è alto e questo costa molto al comune in termini di interessi passivi versati. Inoltre il pagamento dei fornitori oggi avviene in media dopo 117 giorni. C’è un indebitamento di 18,5 milioni di euro di fatture per servizi già erogati. La spesa per il personale è molto alta.  Anche il fondo crediti di dubbia esigibilità non appare congruo come hanno rilevato anche i revisori dei conti. Siamo di fronte al fallimento amministrativo con un bilancio con una spesa rigida tanto da non poter pagare il carburante per i mezzi”.

Sia Bellassai che Gaglio, insieme a Gaetano Scollo e a Salvo Liuzzo hanno messo in guardia contro il rischio default del comune perché alcuni indicatori sono molto rigidi.

I consiglieri di maggioranza hanno rilevato invece il sostanziale miglioramento della situazione finanziaria dell’ente, frutto di un lavoro di programmazione seria e attenta pur in presenza di un bilancio rigido e di evidenti difficoltà. Inoltre, quest’anno sono stati eliminati dal bilancio di previsione i crediti del “canone concessorio non ricognitorio” che era stato introdotto negli anni successi al dissesto dall’amministrazione guidata da Filippo Spataro e in quegli anni fortemente criticato dall’attuale coalizione di maggioranza. Questo è accaduto sulla base di precise indicazioni della Corte dei Conti che ha stilato una serie di raccomandazioni inviate nel maggio scorso al comune di Comiso.

Martina Schembari: “Il disavanzo è diminuito. Siamo tra i primi comuni per investimenti”

“Un conto sono le parole e i tentativi di creare panico in città e un altro sono i fatti – ha replicato la capogruppo di Fratelli d’Italia, Martina Schembari – Sono anni che l’opposizione vive la politica dietro lo spauracchio di un default che non è né concreto, né realizzabile. Il conto consuntivo approvato in aula ieri lo dimostra chiaramente, avendo già recuperato rispetto all’anno precedente un disavanzo migliorativo di oltre 10 milioni di euro. Il risultato raggiunto dal consiglio comunale di ieri sera, oltre che velocizzare l’iter di ricostruzione della scuola “Pirandello”, dimostra che l’ente va con decisione nella direzione di migliorare gli strumenti finanziari e quindi di garantire una maggiore sostenibilità economica all’azione di governo della città. La verità è che il comune approverà a breve il bilancio di previsione gettando nello sconforto le cassandre dell’opposizione, che non avendo altri argomenti da sbandierare, hanno preferito travisare la realtà e generare confusione tra la gente”.

Martina Schembari ha poi rilevato un dato positivo dell’amministrazione di Comiso, quale emerge dai numeri del bilancio. Il comune di Comiso è tra quelli che hanno dimostrato maggiore capacità di investimento e maggiore capacità di attrarre fondi del PNRR per migliorare le infrastrutture cittadine. “Un risultato non da poco – ha detto Schembari – Siamo fiduciosi dell’operato amministrativo il consiglio si è rivelato compatto e responsabile”.

Una parte del dibattito consiliare è stata dedicata anche al tema del mancato avvio della refezione scolastica. Secondo l’opposizione ciò è accaduto per una incapacità di programmare al meglio gli interventi di rifacimento delle cucine e per l’impossibilità, a causa della mancata approvazione del bilancio, di predisporre un servizio alternativo o di acquistare i cibi per la mensa.

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