COME UN VECCHIO ADAGIO SI GIUDICA COME SI OPERA

La saggezza popolare insegna che ognuno giudica come opera. Il dott. Gilotta, attuale Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, a giustificazione dello stato di gravissimo degrado in cui versa la sanità ragusana (situazione sotto gli occhi di tutti, non solo degli operatori ma dei cittadini),  dopo appena sedici mesi della Sua  gestione,  indica come causa attuale la situazione di “caos“ ereditata e, quindi, una pessima gestione aziendale a cui ha dovuto porre rimedio.

Evidentemente il dott. Gilotta, che è stato direttore a Catania del Policlinico sino ai primi mesi del 2007, ha sotto gli occhi la gestione della sanità catanese dove è sufficiente ricordare un dato significativo:  la sola Azienda USL di Catania chiudeva i bilanci in disavanzo di circa 70 milioni di euro all’anno con l’avallo del Senatore Pistorio , importante esponente dell’MPA ed Assessore Regionale alla Sanità.  Non è stata da meno la gestione del  Dott. Gilotta al Policlinico!  Per migliorare l’assistenza nel 2006 ha aperto nuove unità operative e, quindi, nuove  assunzioni e nuovi primariati, sforando di conseguenza il bilancio aziendale di diversi milioni di euro.

Lo stesso non può dirsi della sanità ragusana che ha sempre rispettato le direttive regionali, gli obblighi di bilancio, le disposizioni in materia di assunzioni e “ turn over “ in maniera puntuale, “osservando le regole, commisurando i costi ai benefici e governando con attenzione ogni processo sanitario”.

Non per fare il difensore d’ufficio delle precedenti  aziende, ma è doveroso ricordare che presso l’Azienda USL  esisteva un “servizio“ ispettivo “ (obbligatorio per legge ) che ha, tra gli altri compiti in particolare, di vigilare sull’attività libero professionale dei medici.

Fatto gravissimo , tale servizio ispettivo  (ripeto “ obbligatorio per legge”),  nell’Azienda ASP di Ragusa, come nel resto della Sicilia, non è stato istituito e quindi non è attivo con le conseguenze nefaste per  l’ASP di Ragusa che tutti noi conosciamo; anche per questo l’ASP è stata oggetto di servizi  giornalistici addirittura  a livello  nazionale per ……. “ malasanità “.

Questo al contrario di quanto avveniva prima della gestione Gilotta.  Infatti le due aziende ragusane sono sempre state  esempio di buona sanità,  all’avanguardia, non solo tra le aziende siciliane ma tra le migliori in Italia con diversi riconoscimenti  ministeriali. Inoltre in più di una occasione la ex AUSL di Ragusa e l’Azienda Ospedaliera sono state definite  “best practice“ ed hanno fornito consulenze  e programmi anche all’Assessorato Regionale della Sanità. Il punto più importante, comunque, non è questo .

Ai cittadini non interessa il passato se non nella misura di un  paragone tra servizi già offerti e servizi che non sono più garantiti o forniti comunque con qualità inferiore.

La qualità dei servizi, al di là delle motivazioni proposte,  si è abbassata notevolmente facendo arretrare la sanità ragusana. E’ doveroso fare alcuni esempi :  la guardia attiva, H 24, nei presidi ospedalieri anziché essere potenziata è diminuita con la soppressione di tale importantissimo servizio per esempio a Vittoria presso l’unità operativa complessa di medicina. La cardiologia dal Civile, dove è attivo il pronto soccorso, è stata trasferita al “Paternò Arezzo“  a danno di utenti critici come gli infartuati.  Proprio questi  dal pronto soccorso,  collocato presso l’Ospedale Civile,  devono essere trasferiti in ambulanza al Maria Paternò Arezzo, anziché in ascensore in pochi secondi al piano superiore, con un allungamento dei tempi d’attesa che potrebbe risultare pericoloso per la salvaguardia del paziente.  Presso la RSA di Ragusa sono presenti 45 posti letto di cui solo 30 in funzione.

Se poi  si parla di territorio la situazione è tragica!  Dall’aumento dei servizi offerti si è passati al taglio indiscriminato. Alcuni dati per tutti: da circa 240 infermieri presenti sul territorio si è passati a circa 190; i tagli hanno riguardato tutti i servizi a cominciare dai fisiatri e dai fisioterapisti ai dirigenti medici.

E’ evidente che ne risente in maniera fortissima sia la qualità dei servizi che la quantità offerta.

E’ questa la sanità efficiente?  Forse sarebbe il caso di ricordare al Dott. Gilotta che un “buon manager“ non è un semplice esecutore degli ordini dati dall’Assessore Regionale alla Sanità ma che ha il dovere di difendere la salute dei cittadini iblei anche e soprattutto contro le decisioni errate dell’Assessorato e del tandem Lombardo-Russo che,  per risolvere problemi creati dalla Sanità di altre provincie,  ha dato l’imput di smantellare quella che da sempre, checchè ne dica l’attuale Manager, è stata considerata a ragione la sanità meglio amministrata della Sicilia; con costi di spesa pro-capite largamente inferiori, in ogni settore, a quelli medi siciliani. Proprio per questa riconosciuta virtù la Sanità ragusana non merita di subire  i tagli indiscriminati cui viene sottoposta ma altresì meriterebbe la difesa di un Manager che deve farsi portavoce delle tante luci della sanità iblea senza nascondersi dietro alla falsa demagogia di un passato a torto definito caotico.  

Sulle liste di attesa la precedente direzione generale aveva già pronto il progetto per mettere su internet a disposizione di tutti i cittadini la situazione delle prestazioni specialistiche presso le diverse strutture aziendali. Questo progetto, ovviamente, è stato accantonato ma servirebbe a dare contezza della inesistente  funzionalità sbandierata dall’attuale management. La sfida è anche questa,  mettere in funzione tale sistema.”

“L’aspetto più importante della questione sanità iblea”  prosegue poi  il Capogruppo del PDL all’ARS“ non  è la polemica  tra rappresentanti istituzionali ma l’esame attento della reale situazione aziendale di cui il dott. Gilotta ha il dovere di dare contezza primariamente ai cittadini e dopo alle organizzazioni sindacali, ai consiglieri comunali e provinciali, ai sindaci ed ai politici sia di livello locale che regionale che nazionale.

La richiesta è, quindi, di un dossier che indichi i servizi offerti dalle due precedenti aziende con il numero delle prestazioni rese, il numero dei dipendenti adibiti con le relative qualifiche , al primo settembre 2009 ed al primo gennaio 2011 dopo ben sedici mesi di riforma e di gestione “Gilotta“ che pur di non prendere decisioni e non assumere  responsabilità si inventa il “metodo del sorteggio“, cercando di farlo passare per “metodo di trasparenza“.

Altra richiesta è quella della situazione presidio per presidio degli interventi effettuati dal primo settembre 2009 al primo gennaio 2011; lo stato dell’arte dei lavori di ristrutturazione dell’Ospedale di Scicli, lavori che forse dovevano essere già terminati; lo stato dell’arte del nuovo ospedale di Ragusa nonchè della nuova struttura, destinata ad uffici e servizi, già costruita dalla ex Azienda USL ed in attesa di utilizzazione.

L’elenco purtroppo sarebbe lungo e tutto a sfavore dell’attuale Amministrazione sanitaria ragusana. Questi dati , che  il Dott. Gilotta non  vuole fornire ai politici, ha il dovere di fornirli alla conferenza dei Sindaci della Provincia di Ragusa con immediatezza e completezza. Solo dopo potremo verificare qual è il “gioco di squadra”a cui ci si riferisce. Una cosa è certa”  conclude Leontini  “ io gioco nella squadra per il diritto ad una sanità efficiente che abbia uno standard almeno paragonabile a quello lasciato a Gilotta dai Managers precedenti”.

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