CHIUSURA CON LA SOLENNE CONCELEBRAZIONE OFFICIATA DAL VESCOVO

Con la concelebrazione officiata dal vescovo della diocesi di Ragusa, mons. Paolo Urso, si è chiuso, ieri pomeriggio, presso il largo Beata Maria Candida dell’Eucaristia, l’anno centenario di fondazione del monastero di Santa Teresa. La comunità delle carmelitane scalze del capoluogo ibleo, retta dalla priora Madre Paola di Gesù Crocefisso, ha contemplato con mistica gioia gli avvenimenti delle due giornate di martedì e mercoledì che hanno permesso, prima con la trattazione, nel corso di un convegno, di temi fondamentali per la storia della presenza carmelitana in città, poi con l’esaltazione dell’Eucaristia attraverso una cerimonia religiosa che ha coinvolto alcune confraternite della diocesi oltre alla comunità dell’Ordine secolare teresiano di Sicilia, di fornire il dovuto rilievo alla chiusura delle celebrazioni del Centenario.

L’esposizione della reliquia di Suor Maria Candida e la lettura di alcuni brani dei suoi scritti ha poi messo in luce i tratti di una grande figura religiosa della terra iblea che, come disse Papa Giovanni Paolo II il 21 marzo del 2004, in piazza San Pietro, a Roma, proclamandola beata, “s’innamorò a tal punto di Gesù eucaristico da avvertire un costante ardente desiderio di essere apostola infaticabile dell’Eucaristia. Sono certo – aggiunse il Pontefice – che dal Cielo la Beata Maria Candida continua ad aiutare la Chiesa, perché cresca nello stupore e nell’amore verso questo sommo Mistero della nostra Fede”. Ieri pomeriggio, a presenziare alla cerimonia religiosa, anche i rappresentanti delle istituzioni. C’erano il prefetto Giovanna Stefania Cagliostro e il sindaco Nello Dipasquale. La concelebrazione è stata preceduta da una processione dal monastero alla casa madre delle suore del Sacro Cuore di Gesù dove è stata effettuata una sosta commemorativa.

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