È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
CHIUDIAMO LO STRETTO E INIZIAMO A GOVERNARE! L’ITALIA SE VUOLE CI SEGUA!
15 Apr 2012 14:01
Povera Italia, poveri noi! E’ un vero ciclone al “DELIRIO FISCALE”.
Giorno dopo giorno siamo travolti da nuove riforme tutte con lo stesso fine: fare quadrare i conti, sanare il debito per salvare l’Italia e non farla scivolare sull’orlo del baratro.
L’ultimo provvedimento folle? Quello che si basa sull’ aumentare ulteriormente il prezzo della benzina. Qualora non dovessero bastare le risorse del fondo Nazionale per sostenere la protezione civile si interverrà con un aumento di 5 centesimi per litro sull’attuale prezzo della benzina.
Fortunatamente la presidenza del consiglio con un comunicato stampa puntualizza che l’aumento delle accise scatterà solo ad esaurimento della capienza prevista dal bilancio. Per questa precisazione noi popolo Italiano ci sentiamo rasserenati!
Sono dell’idea che questo governo sia entrato in un circolo vizioso perché con estrema facilità riesce ad aumentare e tassare la nostra vita. Lo stato che maneggia ad uso privato centinaia di milioni chiede sempre sacrifici a noi lavoratori che riusciamo a vivere con mille euro al mese. Dobbiamo riflettere su questo provvedimento ad aumentare la benzina a prescindere che venga o non attuato. Da cittadina Italiana non mi sento tutelata dallo Stato, il governo Monti sta trainando il nostro paese verso una recessione che porterà al fallimento le famiglie, i pensionati, i giovani. A mio avviso la protezione civile deve essere sostenuta dallo Stato e non dai sacrifici che ci richiede di continuo Mario Monti.
Una nuova accisa sui carburanti NOI POPOLO, non possiamo permettercela, ci stanno portando tenendoci per mano ad un punto di non ritorno. Questo mutamento improvviso ha comportato la rottura totale del modello politico e un malcontento comune che ci sta portando ad una vera e propria “Rivoluzione Popolare”. I problemi che oggi lo Stato Italiano si trova ad affrontare nascono da una cattiva gestione che si succede Governo dopo Governo. L’insieme di chi nello Stato ha detenuto il potere politico ci ha portato al debito pubblico; un debito formatosi perché le spese dello Stato hanno superato di gran lunga le sue entrate. In poche parole: l’Italia ha speso più di quanto poteva permettersi! Politici che sono stati la causa di questo deficit oggi sono ancora in carica, percependo sempre gli stessi stipendi record, pensioni d’oro e benefici vari.
Per il Premier Mario Monti è arrivato il momento di riformare anche la casta politica, poiché ad oggi, in piena crisi, non sono diminuiti i parlamentari, non sono diminuiti i compensi, i vitalizi. I politici parlano di ridurre i loro stipendi, ma si scopre che non rinunciano ai loro benefici, anzi continuano ad usufruire per scopi personali di denaro pubblico. Si devono cambiare le regole della politica perché è vergognoso venire a conoscenza, che il Sig. “Luca Boneschi” percepisce 3 mila euro di pensione, solo per avere lavorato 24 ore (solo un giorno! Dal 12 maggio al 13 maggio 1982) al Parlamento.
Siamo così profondamente delusi da pensare di chiudere lo stretto di Messina per una Sicilia unita in un unico Stato Autonomo Siciliano. Attuare una Rivoluzione popolare per un cambiamento radicale che nasce dall’annullamento della Politica stessa.
Iniziamo a rappresentare il nostro malumore se veramente vogliamo un “Cambiamento Radicale”.
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