Chiesto in affidamento il cane che viveva in un fosso murato con blocchi e pedane

E’ partita da Scicli, all’indirizzo del sindaco, la richiesta di affidamento temporaneo del cane sottoposto a sequestro dopo il suo ritrovamento, avvenuto nei giorni scorsi in contrada Pagliarelli, in condizioni di estrema precarietà. Chiuso in un box interrato, delimitato da mattoni in cemento e coperto da pedane in legno “fermate” con delle grosse pietre. La Pec a firma della dottoressa Rosa Anna Paolino, titolata a rappresentare ed intrattenere i rapporti istituzionali con gli enti pubblici per l’Associazione “Gli Amici di Italo”, è chiara. Si chiede l’affidamento temporaneo del cane.

L’11 settembre scorso la denuncia-querela presentata alla Stazione carabinieri di Donnalucata.

Denuncia presentata dopo la segnalazione di “un cane maltrattato che si trovava in un terreno sito in contrada Pagliarelli ed era costretto all’interno di un fosso scavato nel terreno e murato attraverso blocchetti e grossi massi in condizioni di malessere”. Il sopralluogo successivo accertava “la fondatezza della notizia di reato, veniva disposto il sequestro del cane e che lo stesso trovasse ricovero presso il canile sanitario convenzionato Dog Professional sito in contrada Bocampello a Ragusa”.

Legittima la procedura di affidamento secondo le disposizioni di legge.

L’Associazione “Gli Amici di Italo” ha i requisiti richiesti dalle normative. “Si chiede l’affidamento temporaneo del cane che sarà ricoverato presso una nostra volontaria da anni impegnata nel salvataggio di animali di affezione che collabora con la nostra Associazione e la Lav territoriale – viene scritto nella Pec inviata al Comune – ciò è motivata dalle condizioni non favorevoli per l’animale che, già provato da una situazione detentiva, passerebbe ad un’altra situazione altrettanto costrittiva se non peggiore. Tra l’altro l’affidamento porterebbe ad un recupero totale del cane portandolo ad una condizione di benessere utile per una eventuale adozione”.

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