CHIARIMENTI SULL’AVVISO PUBBLICO DI UN ALBO PER GIOVANI LAUREATI CONSULENTI

 

La pubblicazione martedì scorso sul sito del Comune di Comiso del testo integrale di un Avviso pubblico per la formazione di un Albo di consulenti a titolo gratuito, preceduta da annunci un po’ confusi e farraginosi, non ha fugato i dubbi che si trattasse di una operazione clientelare ai confini della legalità.

La meritoria finalità di coinvolgere a titolo gratuito giovani laureati nelle attività di progettazione per l’accesso ai fondi Strutturali, a supporto del lavoro svolto quotidianamente dagli uffici comunali dedicati a tale compito, che evidentemente non si ritiene sufficiente, viene al solito offuscata dalla lettera dell’Avviso e dalle sue incongruenze.

All’art. 1 si parla di giovani laureati e giovani professionisti senza alcuna distinzione, quasi che le categorie coincidano. Si afferma che tali soggetti “verranno incaricati di volta in volta, ai sensi di legge, ma in modo gratuito, per la redazione di progetti a valere su Bandi relativi a Fondi Strutturali europei”. Vorremmo capire ai sensi di quale legge, da chi verranno incaricati e con quale procedura, dato che dall’avviso nulla traspare.

Sempre l’articolo 1 riporta che l’incarico sarà affidato “a seconda delle specifiche competenze richieste dai bandi”, ma i Bandi a valere sui Fondi Strutturali destinati alle Pubbliche Amministrazioni non riportano certo le competenze richieste ai progettisti, essendo questi o selezionati con apposite procedure o personale interno degli enti. Si procederà per affinità di titolo di studio alla materia del bando, come pare di capire dal dettato dell’art 5 che lascia totale discrezionalità all’Amministrazione? O per decisione arbitraria del Sindaco come ci pare più probabile, dato che l’albo ha validità secondo l’art. 5 fino alla scadenza del suo mandato?

L’art. 1 riporta inoltre che “I partecipanti verranno inseriti nell’Albo progressivamente in relazione al numero di protocollo di arrivo della documentazione richiesta”. Questo vuol dire che gli incarichi gratuiti saranno affidati in base all’ordine cronologico della graduatoria? A nulla varranno il voto di laurea, la specificità del titolo, eventuali specializzazioni post laurea nella scelta degli incaricati?

Inoltre l’art. 1 si conclude con l’inquietante affermazione che “Il compenso relativo alla progettazione sarà a valere sui Fondi”. Ma non si parlava di incarichi gratuiti? Di quale compenso si sta parlando? O una volta finanziati i progetti si procederà ad assegnare incarichi retribuiti ai soggetti presenti nell’Albo senza specificare alcun criterio o procedura? E di quali importi stiamo parlando? Nulla si sa, tutto è vago e confuso se non contraddittorio.

All’art. 2 si indicano le tipologie di Lauree richieste secondo la classificazione della nuova riforma ma si omette di specificare “o equipollenti” mentre si mantiene una categoria ALTRO, affermando quindi di non sapere di quali tipologie di titoli l’Amministrazione ha bisogno.

Chiediamo al Sindaco, o in subordine al Dirigente responsabile, un immediato chiarimento scritto circa le criticità sopra esposte e naturalmente il ritiro dell’Avviso e la sua ripubblicazione in una forma più trasparente e scevra da legittimi sospetti.

 

 

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