Chiaramonte. Questo pino sarà abbattuto: “Non si poteva metterlo in sicurezza e salvarlo?”

Tagliare o non tagliare? Questo il dilemma. Anche se fa un po’ specie porselo. Ci troviamo a Chiaramonte, precisamente di fronte la scuola di Piano dell’Acqua. Questo pino d’aleppo, probabilmente, sarà tagliato. “Motivi di sicurezza”, dicono dall’amministrazione. Eppure, non tutti sono d’accordo, in primis il gruppo consiliare in seno al Consiglio Comunale “Chiaramonte Responsabile”, ovvero Giancarlo Gurrieri e  Giovanni Presti e il tecnico Giovanni Vivera.

“L’amministrazione sostiene che bisogna abbatterlo, noi che bisogna salvarlo, mettendolo in sicurezza e stabilizzandolo con semplici accorgimenti tecnici agronomici, ad esempio: una particolare potatura per eliminare alcuni rami ed altre operazioni atte a stabilizzare questo tipo di arbusti evitando l’abbattimento.

inoltre oltre ai Vigili del Fuoco, bisogna chiedere pareri ad altri organi competenti quali la Forestale, forse anche la Soprintendenza e ovviamente avvalersi di qualche Tecnico o esperto Sspecializzato nella valutazione della stabilità di arbusti ornamentali e della loro messa in sicurezza”.

 

Insomma, per il gruppo Chiaramonte Responsabile e per il tecnico vivera, l’albero non va tagliato. Non si è fatta aspettare la replica dell’amministrazione, a firma dell’assessore Cristina Terlato:

“Con il Sindaco e l’intera Amministrazione comunale si è stabilito di operare in tale direzione per diverse ragioni:
1. a seguito della comunicazione dei Vigili del Fuoco di Ragusa i quali, dopo aver effettuato un sopralluogo nel sito interessato, non hanno escluso che l’albero presente possa generare situazioni di pericolo;

2. a fronte della constatazione tecnica dei Vigili del Fuoco, anche S.E. Il Prefetto di Ragusa, dott.ssa Filippina Cocuzza, con una Sua nota, ha inteso chiedere al Sindaco quali fossero le azioni che l’Amministrazione comunale intendesse intraprendere al riguardo.

Pertanto, cosa devono fare un Sindaco e un’Amministrazione comunale che mirano all’esclusivo interesse della pubblica incolumità, quando acquisiscono il parere di un organo tecnico dei Vigili del Fuoco i quali hanno testualmente dichiarato che “Non si esclude come la presenza dell’albero in questione possa determinare motivo di pericolo per l’incolumità fisica?”In questo caso non resta loro altro che rimuovere il possibile pericolo, ovvero l’albero di pino, considerata anche la presenza nell’area interessata di un plesso scolastico e l’imminente ripresa delle attività didattiche”.

La risposta dell’amministrazione, dunque, è che l’albero deve essere abbattuto per motivi di sicurezza. Ma in realtà, come scrive la stessa Terlato, nè i vigili del fuoco, nè il Prefetto, ordina di effettuare questo tipo di operazione. Piuttosto, gli organi preposti chiedono semplicemente all’amministrazione cosa intendono fare in merito e che non si esclude che possa diventare un pericolo. Dunque, pericolo al momento non è, potrebbe diventarlo. Forse. In futuro. Allora, perchè provvedere all’abbattimento e non tentare la messa in sicurezza? Si tratta di un pino d’Aleppo maestoso, presente lì da molti anni, nemmeno adiacente alle mura della scuola.

Tra l’altro, un albero simile si trova di fronte alla scuola elementare di Roccazzo e nessuno ha mai lamentato problemi di sicurezza. Perchè a Piano dell’Acqua si e Roccazzo no? Perchè tanta urgenza?

 

 

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