CHI VUOLE ABOLIRE LE PROVINCE HA NOSTALGIA DELLA DITTATURA

Non dimentichiamo i sacrifici fatti anche in termini di vite umane per affermare la democrazia nel nostro Paese e non dimentichiamo che determinati valori non possono essere annoverati come sprechi, ma, certamente come grandi risultati da confermare e difendere.

In Sicilia si sta tentando di tornare alla dittatura seppur mascherata da principi di democrazia.

In pochi hanno il coraggio di dire la verità e rispettare coloro i quali diventano importanti solo alla fine di ogni legislatura e cioè: gli elettori o meglio conosciuti come popolo o cittadini.

I livelli democratici elettivi vanno rimodulati nella misura in cui ci si accorge che non funzionano, ma, chi, demagogicamente ne propone la cancellazione solo per atteccchire su aspetti emotivi e non ha proposte alternative convincenti, dovrebbe vergognarsi.

I veri costi della politica o per meglio dire gli sprechi della politica sono annoverabili nelle società partecipate ed in tutte le gabole studiate ed applicate nelle stanze del potere e mi riferisco alla Regione Siciliana, subite dai siciliani che si trovano ad avere un’ unica colpa e cioè aver votato dei rappresentanti regionali incapaci di rappresentare bisogni ed esigenze.

Sappiamo tutti che il vero problema in sicilia si chiama “Regione”,sovradimensionata in personale per il 50% inutile ed in alcuni casi super pagato e dove per soddisfare gli equilibri dei partiti, bisogna inventarsi consulenze inutili e dirigenti fantasma, pagati dalle tasse dei contribuenti.

E’ assurdo che in Sicilia chi vuole fare un semplice campo di calcetto deve aspettare il pronunciamento degli uffici regionali, per non parlare di chi si occupa di energie alternative o di stabilimenti balneari.

Immaginate un cittadino ragusano che avendo votato il proprio rappresentante provinciale, visto che costituzionalmente le provincie sono riconosciute e tutte le organizzazioni sia camerali che sindacali sono strutturate su base provinciale,possa rivolgersi agli uffici provinciali per le problematiche riguardanti la propria attività od interessi sovracomunali.

Immaginate l’abolizione dei Consigli di Amministrazione degli IACP, dei Consorzi ASI, dei commissari dei Consorzi di Bonifica, degli Ato, dei Managers delle ASP, ispettorati agrari,Sovrintendenze, con un vero decentramento dei poteri e dei servizi e per i quali gli eletti assumono responsabilità diretta verso i cittadini e non finti tecnici pagati profumatamente e verso i quali scaricare colpe e responsabilità.

Ho citato anche le ASP verso le quali non comprendo, o per meglio dire comprendo, ma, dissento sulle nomine politiche dei manager, in quanto andrebbero assegnate per concorso e non per sudditanza politica.

Immaginate un Assessore Provinciale alla Sanità che si assuma le responsabilità della salute dei propri concittadini e che sia facilmente raggiungibile per necessità e bisogni.

Immaginate che tutto ciò che dipende da mamma regione possa essere trovato e risolto nella propria Provincia e dove la Regione eserciti esclusivamente un controllo sugli atti e non si senta il peso di una burocrazia regionale pesante e dissuadente.

Immaginate non la demagogica ed improbabile riduzione della rappresentanza parlamentare ad ogni livello, ma, la riduzione del 50% dei loro stipendi e benefici.

Immaginate un mondo migliore con un coinvolgimento diretto fra i cittadini e la politica.

Immaginate e sognate, in quanto i sogni aiutano a vivere e perlomeno non possono essere né tassati né impediti.

Cari Deputati Regionali (cominciate da un gesto di umiltà tornando ad essere Consiglieri) e caro Presidente della Regione, smettetela con gli annunci e tornate ad amare questa splendida terra ed i suoi abitanti, i quali non vogliono essere più assistiti, ma, onestamente governati.

 

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