È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
CHE I 25 MILIONI DI EURO VADANO A FONDI PER IL SOCIALE E PER LA CULTURA
10 Mag 2013 18:28
“Una fiera delle ipocrisie, appunto, l’ha definita l’ex capogruppo del Pd, che ha dipinto un’immagine dell’Assemblea popolata da una fauna insolita: “In occasione del voto di quell’articolo ho visto alcuni ‘favorevoli silenti’ e qualche ‘contrario apparente’”. Al di là della descrizione immaginifica, resta il “nodo”: in tanti, oggi, dicono di essere contrari a quella suddivisione dei contributi. Di esserlo stati fin dal primo momento, in alcuni casi. Tanti, forse troppi. Visto che, alla fine, l’emendamento che aggiungeva l’elenco degli enti a un articolo del governo che prevedeva solo un fondo da 25 milioni, è stato approvato. Con 47 voti favorevoli, e appena 21 contrari e 3 astenuti. Numeri sorprendenti. Già, perché oggi sono davvero tutti contro la Tabella H”.
Quarantasette i voti favorevoli e ventuno contrari. Tre astenuti. questa la sintesi della votazione alla Tabella H, che anche i nostri parlamentari iblei, nella maggioranza, hanno votato, favorendo clientele consuete.
Ci si chiede perché se Crocetta aveva decretato e proclamato la cancellazione, la tabella H che per chi non lo sapesse decreta oggi un intervento a pioggia per Associazioni e Fondazioni regionali da parte dell’Ars, vive e le è stato dato ossigeno con un intervento di 25milioni di euro, ma è stata bloccata dal Commissario di Stato.
Ci sembra giusto, però, che una maggiore equità fosse messa in essere, evitando la suddivisione tra Associazioni e Fondazioni di serie A e altre di serie B, per usare un termine sportivo.
Dirlo, però, non basta, in quanto all’Ars sono i politici che decidono, senza ascoltare né operatori culturali, né uomini di cultura, né i diretti interessati a quel settore così controverso, quello culturale.
Però,oggi, gli stessi politici ne prendono le distanze e, giustamente, ci si chiede chi sia stato in aula per votarla, anzi sembra che sia stata questa a determinare l’approvazione della Finanziaria.
Non vogliamo criticare, ma vogliamo porre l’accento su un fatto: non si può, la politica non può, soprattutto in questo periodo di crisi, mettere in atto la politica del “particulare”, dell’interesse personale rispetto al territorio, alle Associazioni, alle Fondazioni, a chi fa cultura in questo territorio, che da sempre si contraddistingue per essere stato colonizzato o da civiltà, o da Stati stranieri, o dalla politica.
Che le critiche ben vengano, non solo da chi fa politica con la “P” maiuscola, ma da chi vive e, ogni giorno, lotta per la vita e la sopravvivenza.
E’ meglio se quei 25 milioni di euro fossero stati assegnati a fondi per il recupero del sociale, per la cultura, che si dovrà accontentare di 12 milioni di euro, spalmati per tutti i territori dell’isola.
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