CENTRO, DESTRA, SINISTRA SONO PUNTI DI RIFERIMENTO?

“La seconda (riflessione) riguarda il “centro”, che io mi ostino a considerare maggioritario nel paese, obbligato dallo scontro muscolare delle due fazioni estreme a rimanere finora nascosto nell’assenteismo elettorale e nella protesta (legittima). Questo centro ha bisogno, reclama, una politica concentrata sui problemi, una politica non schiava di opposti estremismi, e una politica interpretata da leader credibili, autorevoli, autenticamente rappresentativi. Questa è la vera sfida dei prossimi mesi, che determinerà le sorti della politica italiana per un nuovo ciclo, che si auspica durevole. Una sfida che chiama all’impegno prima di tutto i semplici cittadini, poi le associazioni e i movimenti culturali e politici, il variegato mondo cattolico, tutti coloro che hanno a cuore le sorti del Paese e non lo vogliono lasciare ostaggio di una politica “vecchia”, che ha forse battuto il suo ultimo colpo con questa crisi di governo”,così Andrea Tomasi, Segretario Nazionale del Movimento RIGENERARE LA DEMOCRAZIA, conclude il suo pensiero nell’articolo “Uscire dalla crisi di governo per uscire dalla crisi dell’Italia.

Ma,oggi, il centro è ancora una realtà concreta, aggiungiamo noi? Oggi,in Italia, tutti  parlano di adesione al PPE ,Partito Popolare Europeo, nei diversi partiti centristi, Udc,Lista Civica, Pdl e movimenti vari, ma ogni leader di partito vuole diventare il riferimento per gli altri, e la cosa non è possibile  e realizzabile. Nessuno vuole fare un passo indietro!! Se i politici capissero che la gente non ne vuole sapere delle loro ambizioni, forse le cose andrebbero diversamente. Ci si chiede se sarà possibile far riferimento ad un Soggetto Politico-Progetto Italia, magari, che, al di là dei leader, raggruppi tutte le forze moderate senza i consueti riferimenti a Destra, Sinistra o Centro, siano essi partiti e/o movimenti.

Troppi leaderismi nei partiti, troppe concezioni padronali di partito,che li  hanno distrutti . Troppo poco lavoro di squadra ed eccessiva rincorsa alle poltrone, e non alle idee e ai pensieri. Troppe ambizioni personali e poco lavoro di squadra!! E, ancora, poca democrazia interna nei partiti.

La Trasmissione, ieri sera, alla 7, in cui La Santanchè si confrontava con la parte scissionista del PDL, Formigoni, ci ha indotto a delle riflessioni. La politica è veramente in crisi: l’ elettorato è stanco dei teatrini!!. I leaderismi sono morti. Berlusconi, che ha fallito nella sua ultima trovata politica, non è più un punto di riferimento: La gente pensa ed è stanca dei contratti televisivi, delle parole. Vuole fatti e non parole. Casini, che si ostina a diventare riferimento PPE, non è credibile.

Crediamo che se si lasciasse spazio alle donne, magari a quelle non dello stile della Santanchè, e ai giovani, probabilmente, le cose andrebbero diversamente. Se i programmi e Progetti per l’Italia, le Riforme, ad esempio, da mettere in atto le cose andrebbero meglio e convincerebbero meglio gli elettori.

E’ questo che si auspica, anche se le parole Centro, Destra, Sinistra sono diventati non punti di riferimento per nessuno.
In alternativa, sono la Legalità, i Programmi  i Progetti, i Contenuti che sono diventati credibili tra l’elettorato.

 

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