È una storia di coraggio, resilienza e straordinaria solidarietà istituzionale quella che vede protagonista la piccola Maria, neonata prematura di sole 25 settimane e con un peso di appena 700 grammi. A raccontarla è Giuseppe Drago, direttore generale dell’Asp di Ragusa, all’agenzia ANSA. Nata da una gravidanza gemellare frutto di fecondazione assistita, Maria ha dovuto […]
CENTRO COMMERCIALE NATURALE O GRANDI CENTRI COMMERCIALI?
17 Feb 2011 16:35
Lo scorso 6 Gennaio il candidato Sindaco on. Incardona come priorità programmatica della sua proposta politica dichiara: “Intanto la revisione del Piano Regolatore Generale: dobbiamo aprire ai centri commerciali”. Due giorni addietro si registra la nascita un evento importantissimo per il nostro centro storico e l’intero comparto economico: la nascita del Centro commerciale naturale “Vittoria Colonna”, una rete di commercianti che fanno sistema per contrastare la crisi e riqualificare le proprie piccole imprese.
Due modelli diversi di sviluppo: da un lato quello proposto dal candidato Sindaco Incardona che intende modulare il Piano Regolatore cittadino per consentire la nascita di grandi Centri commerciali, dall’altro quello dei commercianti locali e della loro associazione che, di concerto con l’A.C., tendono al rilancio ed al sostegno dei negozi della Via Cavour e dintorni. È importante, a mio parere, che su questo tema si apra un sereno dibattito fra l’Ascom, i commercianti, i cittadini ed i candidati sindaci perché le due tesi rappresentano posizioni antitetiche e la scelta di puntare sui grandi Centri commerciali anziché sui piccoli e medi imprenditori locali potrebbe contrastare con la sopravvivenza degli stessi negozianti.
Infine, occorre una considerazione di ordine sociale e culturale. Al di là delle gravi ripercussioni economiche per gli esercenti, ci immaginiamo una Via Cavour con altre decine di attività commerciali chiuse a causa della crisi, oltre a quelle che già han dovuto abbassare le saracinesche? Probabilmente significherebbe la morte del nostro centro storico e la fine di quella vitalità che anima la storica “Strata o lumi”
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