Catania: nasce il comitato studenti “vittime UNICT”

Codacons e UniCodacons (Osservatorio per la qualità dei servizi accademici) annunciano la nascita del COMITATO “STUDENTI VITTIME UNICT” per protestare contro il CdA (Consiglio di Amministrazione) dell’Università degli Studi di Catania, che nei giorni scorsi, ha deliberato che tutti gli studenti non in regola con i crediti formativi (CFU) dovranno pagare il contributo minimo di 200 euro stabilito dalla legge 232/16 (comma 258), con un mese e mezzo di anticipo, cioè entro il 31 dicembre 2019 anziché entro il 10 febbraio del 2020.

Siamo arrabbiati, molto arrabbiati ed anche parecchio delusi per questo improvvido provvedimento. Siamo arrabbiati perché non ci rassegniamo ad assistere impotenti alla fuga di studenti che sono costretti a scappare a frotte dalla nostra Università scoraggiati dalla mancanza di qualità e di concreto riscontro occupazionale dell’offerta formativa del nostro Ateneo. Siamo ancora più arrabbiati perché degli studenti che fuggono dall’Università di Catania, solo una parte, quella le cui famiglie se lo possono permettere, è costretta ad emigrare per cercare in altri Atenei quello che nel nostro da un po’ di tempo a questa parte non trova più. Ma oltre che arrabbiati, noi di Codacons e di UniCodacons siamo anche fortemente delusi. Dai nuovi (?!) vertici della nostra Università ci aspettavamo interventi più “nobili”. finalizzati al miglioramento dell’offerta formativa e che comunque dessero un segnale verso il recupero della credibilità del nostro Ateneo. Invece no, la recente delibera del CdA sull’anticipo del pagamento del contributo minimo da parte degli “studenti irregolari”, è certamente un autogol perché essa diviene certamente una ulteriore incentivazione per gli studenti ad evitare la nostra, un tempo non lontano gloriosa, Università.

Ma la suddetta delibera del CdA, oltre che illegittima apparirebbe anche cinica se corrisponde al vero che la misura sia volta soltanto a turare una falla in un bilancio complessivamente dissestato mettendo le mani in tasca agli studenti e alle loro famiglie, non per migliorare la propria offerta formativa ma per favorire un maggior numero di avanzamenti di carriera dei docenti.

Per tali motivi, Codacons e UniCodacons chiedono l’intervento tempestivo del Ministro dell’Università e della Ricerca Lorenzo Fioramonti e contemporaneamente lanciano un appello alla mobilitazione degli studenti e dei loro rappresentanti affinché vengano adottate idonee iniziative per il rispetto del loro diritto allo studio e che l’Università di Catania ritorni ad essere grande.

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