Cassì sulla Ragusa-Catania: “L’aumento del costo delle materie prime? Non sia una giustificazione”

E’ notizia di pochi giorni fa: è stato rimandanto per l’ennesima volta il bando per la costruzione della Ragusa-Catania, l’eterna strada a doppia corsia voluta da decenni a Ragusa ma che evidentemente non ha ancora trovato l’avallo di chi di competenza.

O meglio, ogni volta ci provano a buttare un po’ di fumo negli occhi ma poi per un motivo o per un altro la vera messa in opera dei lavori viene puntualmente rimandata.

Stavolta il motivo è la guerra in Ucraina, o meglio, l’aumento dei prezzi delle materie prime dovuto anche alla guerra in Ucraina.

Ma il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, non ci sta. Che sia un dato di fatto l’aumento del costo delle materie prime, non ci piove. Ma giustificare l’aumento dei costi con l’ennesimo rinvio della Ragusa-Catania, è assurdo.

“Così come ogni cittadino sta facendo giornalmente i conti con i nuovi tariffari, riprogrammando ogni sua attività, lo stesso faccia la politica per un’opera strategica, fondamentale, troppo a lungo rimandata. I bandi deserti e i continui rinvii sono il segnale che la rotta va corretta ma non abbandonata”, dichiara Cassì.
Infine, aggiunge: “È evidente che, aumentando il prezzo dei materiali, l’investimento economico pubblico debba aumentare per dare ai potenziali aggiudicatari dell’appalto una prospettiva di profitto. Siamo giunti a una svolta storica, al momento di aggiudicare i lavori: fermarsi qui sarebbe una beffa storica e inaccettabile”.

Ma al momento, comunque, è tutto fermo. Le ditte chiedono ad Anas di rivedere il bando perchè ritenuto non sufficientemente supportato da un punto di vista economico e il risultato è questo: l’impasse.

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