CASA DI PROSTITUZIONE A SCOGLITTI

I Carabinieri della Stazione di Scoglitti, a seguito di diverse segnalazioni di un continuo via vai di uomini da parte dei residenti della zona, hanno effettuato mirati controlli nei pressi del possibile luogo della casa di appuntamenti nella frazione rivierasca. Nello specifico, a seguito di una lunga attività di osservazione i militari della Stazione hanno identificato diversi clienti di origine acatese e ragusana, i quali si erano portati presso la riviera Kamarina di Scoglitti sulla scorta di alcuni annunci di incontri erotici trovati su internet.

Una volta accertata l’attività di prostituzione i militari procedevano all’ingresso all’interno dell’abitazione dove identificavano un trans di origine colombiane (residente a Roma) e due donne di origini peruviane e venezuelane, residenti rispettivamente a Roma e Genova. Il costo delle prestazioni variavano da 50 fino a 150 euro a seconda del tipo rapporto sessuale richiesto. All’interno dello stabile i militari rinvenivano diversi profilattici ancora confezionati nonché vari telefonini marca Samsung di proprietà delle prostitute, che da un successivo controllo in internet, risultano tutti essere abbinati ad annunci erotici pubblicati su internet.

I successivi accertamenti svolti sul conto dell’immobile, luogo della prostituzione, permettevano di risalire all’effettivo proprietario dello stesso, ovvero una signora residente a Busto Arsizio di origini vittoriesi, la quale, da quanto riuscito a ricostruire, aveva affidato l’immobile a P.L. 55enne di Scoglitti il quale a sua volta lo aveva dato in uso ad un pregiudicato 32enne di Scoglitti, con precedenti specifici in materia di prostituzione.  La proprietaria e i due uomini intermediari sono stati deferiti in stato di libertà per i reati di cui alla c.d. “Legge Merlin” per aver ceduto in uso un immobile adibito a casa di prostituzione, nonché per ulteriori violazioni relative agli obblighi di comunicazione della c.d. “cessione fabbricato” all’Autorità di Pubblica Sicurezza.

Inoltre, alla luce di quanto accertato, le tre prostitute unitamente ai clienti forestieri identificati sono stati immediatamente proposti per l’adozione del provvedimento del “Foglio di Via Obbligatorio” dal Comune di Vittoria e frazioni limitrofe. Complessivamente, nell’anno2014 sono stati ben già oltre 30 i soggetti proposti dai Comandi dipendenti dalla Compagnia di Vittoria per l’adozione del provvedimento preventivo previsto dal Decreto Legislativo nr.  159 del 2011 “Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione”. Infatti l’art. 2 della citata legge prevede la possibilità per le persone pericolose per la sicurezza pubblica e che si trovino fuori dei luoghi di residenza, di rimandarvele, inibendo loro di ritornare, senza preventiva autorizzazione ovvero per un periodo non superiore a tre anni, nel comune dal quale sono state allontanate. Si tratta di uno strumento assai prezioso per interdire l’accesso a malintenzionati e nullafacenti, con particolare riferimento a soggetti gelesi, calatini e catanesi, il cui ricorso verrà ulteriormente incrementato.

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