Cartelle pazze a Comiso, in città c’è preoccupazione ma l’amministrazione tranquillizza: “Solo recupero crediti”

Cartelle pazze a Comiso? Il fenomeno preoccupa parecchio i cittadini. E questo perchè l’amministrazione ha deciso di riscuotere le tasse, quelle arretrate e quelle insolute che i cittadini non hanno ancora pagato, affidandosi a una società che si occupa di recupero crediti e che si chiama Area Riscossione.

In questi giorni, la ditta incaricata sta spedendo raccomandate per formalizzare le richieste di pagamento. In alcuni casi, sarebbero stati interessati anche cittadini che hanno regolarmente corrisposto i tributi locali in questione.

LA DENUNCIA

Si tratta di una circostanza che sta creando grande turbamento in città. Tra l’altro, accade che, ad esempio, riguardo al fermo amministrativo delle proprie autovetture, i cittadini prendano contezza della fattispecie in seguito a controlli ordinari di polizia, durante i posti di blocco. E tutto questo crea scompensi non da poco anche, ad esempio, rispetto semplicemente al fatto di dimostrare, recuperando i relativi avvisi magari con riferimento a procedure eseguite qualche mese fa, di avere già pagato il tutto. Una vicenda, insomma, poco piacevole e per nulla semplice da sbrogliare. E’ stato il candidato a sindaco di Comiso e coordinatore provinciale di Italia Viva Ragusa, Salvo Liuzzo, a lanciare l’allarme.

L’AMMINISTRAZIONE: “MA QUALI CARTELLE PAZZE, SI TRATTA SOLO DI RECUPERO CREDITI”

Ma l’amministrazione non ci sta. Non ci sarebbe, infatti, nessun fenomeno “cartelle pazze” in città ma si tratterebbe solo di recupero crediti di anni passati mai pagati.

L’assessore ai trubuti Manuela Pepi, parla di “equità sociale” e inoltre i crediti sui tributi possono essere liquidati anche in piccole rate senza intaccare le economie familiari.

L’assessore Pepi, inoltre, precisa che negli uffici comunali preposti, non è arrivata alcuna segnalazione di “cartelle pazze”. Al contrario, sarebbero già state ricevute più di 1300 pratiche di rateizzazione e recuperato quasi due milioni di euro che verranno impegnati per servizi alla città.

A questo punto viene da chiedersi se si tratta di qualche singolo caso sporadico, in cui magari si è verificato un errore, voglia di minimizzare da parte dell’amministrazione o semplicemente poca voglia di pagare i tributi arretrati. Certo, se il fenomeno continuerà sarà possibile scoprirlo solo nei prossimi mesi.

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