CARENZE ORGANIZZATIVE E RETROGUSTO PARTITICO NEL SERVIZIO CIVILE DI COMISO

Il dirigente del Pd di Comiso, Salvo Liuzzo, interviene in merito ad alcune segnalazioni concernenti la gestione del Servizio Civile Nazionale nella nostra città da parte dell’amministrazione comunale di Comiso: << In seguito ad alcune lamentele di giovani Comisani impegnati nel servizio civile nazionale, in questa circostanza aderenti all’iniziativa “Evviva il Pedibus”, corre l’obbligo di chiedere chiarimenti all’amministrazione comunale e sottolineare incongruenze, carenze organizzative e probabilmente discriminazioni dal retrogusto partitico. Per chi non lo sapesse, gli enti che aderiscono al Servizio Civile Nazionale, sottoscrivono la cosiddetta “Carta Etica”, che contiene i principi fondamentali del servizio civile e le adempienze a cui le parti, compreso i partecipanti devono ottemperare. Tra questi principi quello dell’ “Imparare Facendo”, attraverso cui viene offerta ai partecipanti l’opportunità di apprendere ma con l’impegno di una partecipazione assidua e costruttiva. A quanto pare, come del resto accade in molti ambiti dell’azione di questa amministrazione comunale, Comiso è un mondo a parte, dove, forse per “simpatia” o per criteri la cui discriminante è appunto l’appartenenza partitica o genealogica di turno, probabilmente i principi fondativi del Servizio Civile Nazionale sono stati calpestati. Alcuni di questi ragazzi segnalano infatti che non tutti gli aderenti all’iniziativa partecipano assiduamente, percependo nonostante ciò l’indennità che spetta a chi svolge simili attività.  Mi risulta tra l’altro  che in occasione di una lezione obbligatoria di formazione generale del Servizio Civile Nazionale, alcuni dei partecipanti sono rimasti intrappolati dentro i locali del Centro Servizi Culturali di Comiso per circa un’ora, nell’attesa di capire chi fosse il possessore delle chiavi che quotidianamente si occupa di aprire al pubblico la struttura. Fortunatamente, grazie all’ausilio di un giovane passante, il catenaccio è stato finalmente aperto consentendo ai malcapitati di raggiungere le loro famiglie. Come se non bastasse, i malcapitati, a quanto pare, devono ancora percepire le spettanze relative al Pedibus estivo 2008 e 2009. Tuttavia, pare che qualche fortunato/a abbia già riscosso le somme di luglio – agosto 2009 da parecchi mesi. La mia sensazione, alla luce di quanto denunciato dai ragazzi, è che anche il Servizio Civile Nazionale che si svolge a Comiso non è immune dalla nuova politica “alfaniana”, votata al principio dell’”amministrare distruggendo”.  Chiedo all’assessore al ramo di riferire in consiglio comunale per chiarire le responsabilità legate agli episodi segnalati dai ragazzi. Chiedo poi che l’assessore alle finanze renda conto della reale situazione dei pagamenti e delle spettanze dovute ai partecipanti all’iniziativa “Evviva il Pedibus” e delle presunte liquidazioni delle indennità a favore di qualche prediletto dal gran capo. Infine, sarebbe opportuno che il Sindaco Alfano spiegasse ai cittadini come mai l’amministrazione della “legalità” e della “trasparenza” consente particolarità e trattamenti di favore ad alcuni aderenti al Servizio Civile Nazionale, permettendo gravi e ingiustificati assenteismi.  Se dovessero risultare fondate le lamentele e le segnalazioni a me pervenute, ci troveremmo dinnanzi all’ennesimo indecoroso episodio di malamministrazione e becero clientelismo, in barba ai diritti di alcuni ragazzi comisani, che quotidianamente svolgono con correttezza e onestà un servizio molto utile alla collettività, ingiustamente penalizzati per non avere santi in paradiso o cognomi eccellenti>>.  

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