Capo di abbigliamento non cambiato in un negozio a Ragusa, ci scrive il responsabile alle vendite

In merito al nostro articolo relativo a un problema che si è manifestato in un negozio di Ragusa circa l’impossibilità di rendere un capo di abbigliamento, ci scrivere il responsabile alle vendite spiegandoci la sua versione dei fatti su quanto accaduto e che noi pubblichiamo di seguito.

“Tengo a precisare che mai ci rivolgiamo ai nostri amatissimi clienti in maniera scortese o sgarbata anche quando ci vengono fatte delle richieste assurde o non accontentabili.
 Purtroppo il pigiama in questione era si non indossato, ma sicuramente a causa del fatto che era stato tenuto/dimenticato in macchina, come dichiarato dalla stessa cliente, era intrinso di un persistente e fastidiosissimo odore nausaabondo di fumo di sigarette.

Tant’è che lo abbiamo dovuto richiudere nella sua confezione regalo. Abbiamo spiegato alla cliente, che in quelle pessime condizioni il capo risultava non rendibile, a prescindere che fosse o meno un capo natalizio, come abbiamo e continuiamo a cambiare capi, natalizi e non, a tutti i nostri clienti. Abbiamo fatto anche constatare alla cliente sempre con garbo ed estrema cortesia, in negozio ed in presenza di altri clienti, che i capi identici al suo, ancora presenti in negozio non presentavano affatto quel pessimo odore, cosa che ha dimostrato senza alcun dubbio che quel capo non poteva più essere venduto ad altro cliente e che ha fatto desistere la cliente dalle sue pretese, Crediamo fortemente di esserci posti con la cliente nella nostra consueta e gentile maniera, purtroppo, a volte, si pensa che le richieste assurde dei clienti debbano essere sempre evase senza se e senza ma.

Noi facciamo il nostro lavoro con estrema dedizione e forte propensione al cliente, cambiamo tutti i capi senza alcuna condizione limitante, e anche vero che nutriamo un forte rispetto per i nostri clienti e mai ci sogneremmo di mettere in vendita un capo puzzolente, perché è stato dimenticato in una macchina di un fumatore”.

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