CAPAREZZA INFIAMMA IL PUBBLICO RAGUSANO

Quello che Caparezza ha offerto ieri sera alla folla ragusana non è stato solo un concerto, ma puro spettacolo. Giovani e meno giovani saltavano e ballavano sulle canzoni dell’artista pugliese che per due ore ha fatto scatenare il suo pubblico.

Cambi di costume, scenografia pazzesca, palco non troppo grande ma perfetto e soprattutto le immancabili gag che, fra un pezzo e l’altro, rendono unici e inimitabili i suoi concerti: una ghigliottina dominava mentre il rapper di Molfetta cantava la canzone “La Ghigliottina” appunto. O un enorme dito medio mentre interpretava “Il dito medio di Galileo”. Le maschere dell’antico popolo dei Maya facevano invece da introduzione al brano che stronca le teorie sull’imminente fine del mondo, “La fine di Gaia”. Caschetti da militari per tutti i membri della band alla fine del concerto quando il Capa regala ai fans la sua “Follie preferenziali”, pezzo il cui tema principale è il ripudio della guerra.

Insomma, un vero e proprio show quello di Michele Salvemini che non si è risparmiato neanche sugli argomenti che più gli stanno a cuore: dal palco il rapper ha invitato tutti a comportarsi da eretici, a ribellarsi cioè ai dettami e ai dogmi che ogni giorno la società, e non solo, c’impone.

Ha invitato a riflettere sulla nostra attuale situazione politica: non è possibile secondo lui, ma tutti erano d’accordo, che uno Stato sia governato come un’azienda. Non si può mandare a casa o licenziare e tagliare quando i conti non tornano, perché lo Stato ha bisogno soprattutto di una base che è fondamentale, ed è la cultura sul quale invece viene investito palesemente troppo poco.

Ieri ironia e umorismo si sono dunque mischiati  a importanti spunti di riflessione e hanno fatto da contorno alla musica rap di Caparezza che  combinata ad altri generi come il reggae o il rock è diventata il punto forte del cantante e della sua band.

Un grande artista quello che ieri ha infiammato Ragusa: non solo apparenza, ma tanta, tantissima sostanza. E non appena finito il concerto il commento che usciva dalle bocche di tutti era il medesimo: “Uno dei concerti più belli di tutta la mia vita!” 

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