CANDIDATURE A SINDACO NELLA CITTA’ DI VITTORIA, “… FACCIAMO CHIAREZZA…”.

In merito alle recenti dichiarazioni dei Consiglieri Comunali del Fli Marco Greco e Nino Nicosia, sostanzialmente a difesa dell’auto-candidatura dell’On.le Incardona, occorre fare qualche precisazione. Desidero far presente ai due esponenti del Fli (non del Pdl,  adagiati quasi nostalgicamente nel ricordo dei lusinghieri successi elettorali che nel passato era possibile ascrivere ad Alleanza Nazionale, che oggi quella forza politica non esiste più e che per di più una congrua parte della ex Alleanza Nazionale ha preso nettamente le distanze dalla neonata formazione politica in cui gli stessi militano.

Desidero ricordare loro altresì che mentre a Vittoria  si invoca la unità delle forze di centro destra (ovviamente, esclusivamente intorno al loro candidato) a Palermo i deputati del F.L.I. governano insieme a quelli del Partito Democratico ed a Roma non passa giorno che i portavoce del F.L.I.  non lancino una congrua dose di strali contro il P.D.L.. Due importanti scenari politici che nella loro quotidiana concretezza non possono non indurre, chi come me crede nella necessità di una alternanza reale alla guida della cIttà di Vittoria, a nutrire più di un qualche legittimo dubbio sulla reale tenuta, per l’intero mandato della prossima sindacatura, di un governo della Città esclusivamente di centro destra.

Ed in ultimo, ma non per minore importanza, credo di non essere il solo a pretendere che il prossimo candidato a Sindaco, di centro destra, per la Città di Vittoria sia un Soggetto che creda nella politica come servizio alla collettività, che persegua gli interessi generali del nostro territorio e della nostra gente, che sappia dare quotidiane risposte ad una cittadinanza fiaccata dal disinteresse dei politici, che stia tra la gente e con la gente, che abbia e si faccia portavoce di un vero progetto per il rilancio e lo sviluppo di una Città ripiegata su se stessa che, ad ogni giorno che passa, affonda sempre di più nelle sabbie mobili create da una classe dirigente troppo impegnata a garantirsi il proprio futuro piuttosto che a costruire l’avvenire dei nostri figli.  Un candidato che, se è vero che ogni Città ha il Governo che merita, sia nell’immagine, nel pensiero, nell’azione e nella parola, la costante rappresentazione, pubblica ed istituzionale di una bella Città. (r.v.)

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