CANDIDATURA A SINDACO DI MOSCATO

Moscato non puo’ certo presentarsi come il nuovo che avanza, perché è da sempre in politica, condividendo, a seconda delle convenienze, dei vari momenti, le scelte dell’immobiliarista Gianfranco Fini e del lussurioso Berlusconi in ogni sua fase. Moscato, del resto siede da ben dieci anni, in Consiglio comunale, producendo il nulla ed anzi bloccando (tra le altre cose) lo sviluppo turistico della città.

Il candidato Moscato agisce e si propone sotto mentite vesti perché è un dirigente politico di Fratelli d’Italia e militante da oltre 20 anni nel MSI ed in AN, che ha sostenuto elettoralmente i candidati  La Grua ed Icardona, che hanno imbruttito la politica locale.

Egli appartiene a politiche fasciste e di destra nazionale che sono parte integrate della sua storia politica e tutto cio’ non si puo’ annullare con un semplice restyling di facciata, tant’è che il suo partito abbraccia ancora una volta le politiche razziste di Salvini, con il suo massimo esponente Giorgia Meloni.

Non è affatto vero, infine, che Moscato è  nuovo a fatti amministrativi perché  ha fatto il Consigliere comunale da dieci anni,  producendo il nulla ed anzi bloccando lo sviluppo della città.

Moscato, peraltro,  è altamente convinto del pensiero della destra estremista della Le Pen, che viene ancora una volta smascherata e arginata dalle forze progressiste.

A lui si aggiungono, sempre sotto mentite vesti, il Consigliere Barrano che,   dopo alcuni passaggi sotto e sopra banco, da Incardona all’Udc, adesso cerca un nuovo riposizionamento in Consiglio comunale, dopo che la sua sete di poltrona assessoriale non è stata appagata.

Altro nuovo che avanza sarebbe Antonio Prelati, candidato alle scorse amministrative, con risultati risibili. Anche qui avevamo visto bene quando denunciammo come Prelati, in carica alla Confcommercio, utilizzava il suo ruolo per scopi elettoralistici.

Bene, se tutti questi Signori sono il nuovo che avanza, i fatti smentiscono in pieno la candidatura di Moscato e la città saprà certamente riconoscere un falso da un quadro d’autore.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it