BOTTA E RISPOSTA TRA LE DONNE DEL PDL E DEL PD

Dalla Conferenza delle Donne del Pd è partita una, non troppo velata, critica nei confronti del sindaco del capoluogo ibleo. Ma c’era da aspettarselo, ad ogni azione corrisponde sempre una reazione. Infatti ecco che è immediatamente spuntata la risposta delle donne della coalizione che sostiene il sindaco Dipasquale.

Le donne del Pdl, così come le loro colleghe della coalizione avversa, non le mandano a dire. Nel comunicato diramato alla stampa si parla di “interventi che fanno cadere le braccia”. Inoltre del tutto inopportune sono state considerate le critiche mosse al primo cittadino impegnato anche nel compito dell’intitolare strade ai concittadini.

Così come impropria è stata ritenuta la richiesta di non alzare la Tassa relativa al Tarsu, i rifiuti solidi urbani. “Ci domandiamo: le donne del Pd vogliono fare politica o fare la figura di quelle che “cadono dal pero”? Apprendono solo oggi che c’è una crisi economica internazionale? Che lo Stato e la Regione tagliano i fondi agli Enti locali? Fingono di non sapere che al Comune di Ragusa sprechi non ce ne sono e che nessuno ha il piacere di andare a mettere le mani in tasca ai cittadini” hanno dichiarato le donne del Pdl.

Un altro punto su cui hanno ribattuto le alleate di Dipasquale è stato l’Istruzione Pubblica. “Non si può paragonare Ragusa ad altre realtà. Proprio nella nostra città, da dove la critica al Governo Nazionale è partita a gran voce, alimentare un sospetto basato sul principio “siccome gli altri tagliano i fondi abbiamo paura che lo facciate anche voi” appare pretestuoso. Per quanto riguarda la didattica e, soprattutto, per le competenze dell’Ente Comune, non ci sono sofferenze economiche di alcun tipo, ma anzi, si stanno programmando interventi e progetti da destinare ai nostri ragazzi”.

Infine al grido di “soluzioni e non sterile demagogia” le donne del Pdl hanno consigliato alle colleghe del Pd di “ evitare attacchi poco ponderati ed improduttivi, magari pilotati dai loro vertici di partito, perché è proprio cadendo in questi errori che si alimenta la cattiva ed errata convinzione che le donne non sono capaci di far politica”.

Patrizia Schembari

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