BISOGNA ABITUARE I GIOVANI AD ASCOLTARE

Ha tenuto la sua lezione in piena coerenza con quello che è il suo ruolo da qualche anno. Stefania Patanè, insegnante di canto moderno in alcune scuole siciliane è stata ospite dell’Accademia musicale ‘Sonora’ per uno dei seminari previsti dal progetto Cerasol rock. Iniziativa che punta alla valorizzazione delle qualità in ambito musicale dei giovani vittoriesi selezionati che grazie al progetto avranno la possibilità di avere un’etichetta indipendente e di sfuggire allo sfruttamento oggi presente nella scena musicale italiana.

“Due sono le cose importanti – dice Stefania Patanè da insegnare a questi giovani. La prima è far comprendere loro cosa significa essere musicisti, allontanare i riflettori da quello che è la logica dell’apparire in pieno stile talent show e insegnare loro a tirar fuori il proprio talento attraverso tecniche che non hanno nulla a che fare con l’immagine. L’altro aspetto fondamentale è far superare loro le paure derivate dalle performance live e questo è possibile solo studiando”.

Questi i segreti dell’artista e docente che oggi insegna in una scuola catanese e tiene dei seminari al “ Palermo Jazz” . Inoltre, lo scorso anno è stata riconfermata come insegnante al conservatorio di Reggio Calabria. Un’insegnante con le idee chiare in fatto di musica e di didattica.

“ La musica è una materia vera e propria – aggiunge Stefania Patanè – che va insegnata con passione e dedizione. La cosa più importante è abituare questi giovani all’ascolto. I giovani oggi non conoscono i ‘big’ della musica rock, jazz, etnica, pop, ma solo prodotti commerciali che vengono sponsorizzati dalla televisione e venduti come artisti”.

Una vena polemica attraversa le parole della Patanè che in quanto docente crede nel ruolo delle scuole di musica e dei docenti. “La scuola è un punto d’incontro – conclude la cantante catanese – una piazza, determinante per lo scambio tra docente e alunni sia da un punto di vista professionale che umano. Ai docenti spetta il difficile compito che spetta ai genitori con i figli: dare loro le basi fondamentali per insegnar loro a camminare da soli”.

 

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