BILANCIO DI PREVISIONE, NICOSIA E MOSCATO INSORGONO: “SCELTE NEGATIVE DELL’AMMINISTRAZIONE”

“Il bilancio predisposto da questa Amministrazione comunale non è in grado di rispondere alle esigenze della città. Che senso ha, in questo contesto, aver previsto poche migliaia di euro per agricoltura, commercio e turismo?”. Lo sottolineano i consiglieri comunali del Pdl, Andrea Nicosia e Giovanni Moscato, dopo che, nell’ultima seduta del consesso civico, si è proceduto all’approvazione del Piano triennale delle opere pubbliche, del Bilancio di previsione, oltre che all’elezione del collegio dei revisori dei conti.

 

Altre perplessità vengono espresse da Nicosia e Moscato proprio sul Piano triennale. “Uno strumento che, oltre a presentare, a nostro avviso – continuano i due esponenti Pdl – anomalie di natura procedurale, non può ritenersi condivisibile, in quanto non condivisibili sono le scelte di un’Amministrazione che pone all’ultimo posto, nell’ordine di priorità generale, la messa in sicurezza delle scuole e la messa in sicurezza del mercato dei fiori. Gli emendamenti presentati dal nostro partito sono stati sistematicamente respinti. Nessuna apertura nei confronti della opposizione che responsabilmente prende parte al dibattito rispetto ai bisogni della nostra città”.

 

Per quanto concerne la delicata questione della nomina dei revisori dei conti, Nicosia e Moscato ricordano che il Pdl ha condotto in Consiglio comunale una battaglia per sensibilizzare la maggioranza e far comprendere a quest’ultima che il modo mediante il quale si è deciso di procedere, è contrario al buon senso e all’interpretazione della legge, per come più volte sostenuto da sentenze del Tar e del Cga.

 

“Inoltre – continua Andrea Nicosia – in merito ai complimenti fatti dal sindaco Nicosia al sottoscritto rispetto alla mia presenza in aula fino allo scioglimento della seduta di giovedì 4 agosto, tengo a precisare, a scanso di equivoci, che il gruppo del Pdl ha ritenuto opportuno rimanere in aula perché profondamente rispettoso del mandato ricevuto dagli elettori. Nessuna condotta encomiabile, quindi, bensì soltanto la profonda e seria consapevolezza che la opposizione debba condursi in Consiglio comunale, luogo deputato a far sì che ciò avvenga”.

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