AUTOSOSPENSIONE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI CIRCOSCRIZIONE LAPORTA

Non posso che restare esterrefatto, penso lo siano anche tanti altri colleghi, dell’eliminazione delle circoscrizioni con un semplice “colpo di spugna”. Dinanzi all’ipocrisia di tanti consiglieri comunali impegnati  nel trovare una giustificazione tra i costi della politica e la mancanza di deleghe non corrisposte,mi sento di dire che in tutti questi anni passati ad occuparci dei problemi dei nostri quartieri, o meglio di tutta la comunità locale,non abbiamo guadagnato nemmeno un quarto di quanto guadagna un parlamentare in un solo mese di mandato,senza ovviamente considerare le spese (telefonate, benzina ecc. ecc.). Questa soppressione non ha alcun senso,non risponde a problemi di bilancio ed allo stesso tempo nega ai cittadini un diritto fondamentale: lo strumento dell’autonomia dei quartieri e un punto di contatto fondamentale fra cittadini e servizi. Questa abolizione rappresenta una ferita insanabile per la democrazia dal basso. La chiusura totale, inoltre, del mio partito politico seguita da una condotta patetica, incapace di stabilire un confronto interno sulla questione con i propri rappresentanti in seno alle circoscrizioni,mi conferma di essere al cospetto di un U.D.C. omologato, sparito, che lentamente muore; privo di un progetto politico ed animato da solo tatticismo senza strategia. Credo che questo mio stato d’animo non sia isolato e la mia delusione è talmente forte dal portarmi alla decisione, sofferta, dell’autosospensione per capire.

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