Ast a Chiarmonte, due disservizi nella stessa giornata

Studenti e famiglie ormai a limite. Due disservizi Ast in un giorno. E’ successo oggi a Chiaramonte Gulfi che, insieme ad altre città della provincia, da troppo tempo è vittima dei disservizi degli autobus Ast che accompagnano i pendolari a Ragusa per frequentare le scuole.

DUE DISSERVIZI IN UN GIORNO

Il primo disservizio si è verificato stamattina al piazzale San Vito. L’autobus in questione, effettua le fermate al PTE di Villaggio Gulfi, contrada Orto Rabbito, San Vito e poi Ragusa. Una volta arrivato a San Vito, l’autobus in questione aveva una vistosa perdita di gasolio e l’autista, naturalmente, non ha effettuato la tratta. I ragazzi, a questo punto, hanno dovuto prendere l’autobus delle 8 e sono entrati in seconda ora, con notevole ritardo. Il secondo disservizio, invece, si è verificato al ritorno. L’autobus per tornare a Chiaramonte delle 13.30, l’unico che passa prima dal paese e poi dalle campagne, è rimasto fermo sulla SS 514 per un guasto e i ragazzi hanno dovuto aspettare l’autobus delle 14.10. Ovviamente, questo secondo autobus era strapieno e molti sono rimasti a terra. Disagi, insomma, sia all’andata che al ritorno.

CULTRERA: “CERCARE UNA NUOVA DITTA”

La situazione è ormai al limite: l’amministrazione ha incontrato in passato i vertici Ast e nonostante le rassicurazioni nulla fino a questo momento è cambiato. Cosa fare? Il consigliere comunale indipendente, Samuele Cultrera, fa notare che sono circa 250 gli studenti che ogni giorno vanno a Ragusa e 142 di questi sono paganti, così come confermato dai documenti ufficiali del Comune: “Sino ad oggi si paga per un servizio scadente e spesso, ancor peggio, persino assente per la mancanza di autobus rispetto alle linee dovute”. Cultrera auspica che si effettui ancora una volta un incontro tecnico con i vertici di altre ditte per sostituire l’Ast al trasporto studenti: “Come abbiamo già espresso pubblicamente, è potere dell’amministrazione, quindi del Sindaco e della giunta, sedere ad un tavolo con una nuova ditta interessata per giungere ad un accordo quadro risolutivo. Non basta solo intentare cause annose contro l’Ast, allo stesso tempo bisogna trovare ditte alternative”.

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