Assemblea dei lavoratori forestali a Chiaramonte: “Regione non ha più scuse”

“Niente alibi. La Regione non ha scuse per avere disatteso gli impegni a presentare entro febbraio la bozza di riforma per il settore forestale”. L’assemblea dei lavoratori forestali della provincia di Ragusa, riunita ieri sera a Chiaramonte Gulfi dai segretari generali di Uila-Uil Sicilia e Ragusa Nino Marino e Concetta Di Gregorio insieme con i segretari organizzativi Enzo Savarino e Giovanni D’Avola, mette in mora il governo Musumeci: “Il riordino del comparto, fondato sulla valorizzazione professionale e la stabilizzazione dei forestali, non può più attendere – hanno detto gli esponenti della Uila – I siciliani non possono più attendere una svolta nelle politiche ambientali, per il contrasto al dissesto idrogeologico”.

I rappresentanti dell’organizzazione di categoria si sono pure soffermati sulle recenti pronunce dei Tribunali del Lavoro di Enna e Ragusa in merito ai ricorsi presentati da alcuni lavoratori per l’uscita dal precariato. Nino Marino ha sottolineato: “È necessario che i forestali conoscano cosa è stato sinora deciso nei Tribunali del Lavoro a Enna e Ragusa. I giudici ennesi hanno respinto le richieste condannando i ricorrenti al pagamento delle spese legali, mentre i magistrati iblei hanno riconosciuto soltanto un indennizzo pari a dieci mensilità. La via giudiziaria alla stabilizzazione non sta producendo gli effetti sperati e chi sostiene il contrario crea illusioni, false speranze. I fatti dimostrano che la via politica è l’unica percorribile”.

Il 21 febbraio gli assessori regionali all’Agricoltura e al Territorio, Edy Bandiera e Totò Cordaro, avrebbero dovuto presentare la bozza di riforma al Comitato paritetico in cui sono presenti sindacati confederali e autonomi. “Rivendichiamo una norma – spiegano Marino, Di Gregorio, Savarino e D’Avola – che finalmente consenta in Sicilia il passaggio dalla gestione dell’emergenza alla pratica ordinaria di manutenzione e messa in sicurezza del territorio. Rivendichiamo la creazione di due soli contingenti di lavoratori: gli LTI (a Tempo Indeterminato), dove transiterebbero tutti i centocinquantunisti, e i Lavoratori con Garanzia Occupazionale di 151 giornate annue, cui destinare gli attuali centounisti e settantottisti. Chiediamo, inoltre, la possibilità di interventi pubblici in amministrazione diretta anche in aree demaniali non incluse nel patrimonio forestale e l’istituzione di una cabina di regia per la governance del settore”.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it