ASSALTI ALLA DILIGENZA E DISCREDITO SU CHI VIENE DEMOCRATICAMENTE ELETTO

Prendiamo atto, dopo 3 anni, che esiste una certa parte del nostro partito capace di lucide analisi politiche, sociali ed economiche. Contributi preziosi ed utili a individuare problematiche e fondamentali per poterne indicare le adeguate strategie e soluzioni.

Ci rammarichiamo che tali conoscenze e profonde qualità non siano mai state esplicitate in alcuno dei coordinamenti cittadini ai quali abbiamo partecipato (praticamente tutti!).

Non ricordiamo infatti nei trascorsi coordinamenti, di avere ricevuto richieste di mettere all’ODG tali argomenti di discussione, né tantomeno di avere assistito a interventi così illuminati ed animati da tanto vivo spirito di servizio nei confronti della città e del partito.

Ricordiamo invece diversi spiacevoli e stucchevoli “assalti alla diligenza” della segreteria, spesso fini a se stessi o –peggio –  vistosamente animati da un sentimento che a suo tempo Andreotti stigmatizzava nell’aforisma “il potere logora chi non ce l’ha” .

Non lavora decisamente per il bene del Partito, e tantomeno per quello della città, chi ad ogni occasione che ritiene propizia (e spesso si tratta di occasioni nelle quali, invece, l’unità e il fare fronte verso l’esterno sarebbero prioritarie) tenta di screditare un organismo regolarmente e democraticamente eletto.

Lungi dall’essere il valore aggiunto in eterogeneità e confronto quale si vorrebbe far apparire, ciò si mostra per quello che è: un tentativo di danneggiare e delegittimare con mezzi diversi rispetto alla normale dialettica interna di un grande partito come il nostro, la sua segreteria che invece, e questo è sotto gli occhi di tutti, ha lavorato e lavora per cercare di saldare e unire verso un obiettivo condiviso le varie anime del PD ragusano, compiendo spesso passi indietro rispetto a ciò che invece legittimamente avrebbe potuto decidere in autonomia.

I tentativi di composizione da parte della segreteria sono stati innumerevoli, ma inutili, a quanto pare, stante la pervicace volontà di affermazione di alcuni soggetti che, senza alcuno scrupolo, sono pronti a calpestare la dignità e la moralità del nostro partito e dei suoi dirigenti, anche contro l’evidenza di un consenso del quale non godono.

L’ultima prova ne sono i comunicati diffusi da questi soggetti, il primo dei quali, e non a caso, è uscito a pochi giorni dal voto delle consultazioni politiche; in entrambi i casi millantando adesioni e senza mai darne la consistenza, ne tanto meno firmare i documenti, contribuendo anche con questo alla confusione nell’elettorato.

Non accettiamo chi, per scopi e vantaggi personali, lavora contro il partito; non accettiamo chi agisce per dividere e disgregare una forza politica in cui crediamo e per la quale svolgiamo attività di militanza; non accettiamo chi si colloca fuori dallo statuto, annunciando la nascita di un nuovo circolo senza conformarsi alla procedura sancita dall’art. 5 dello statuto regionale del Partito Democratico “Struttura federale (Circoli)”, là dove recita: “…L’istituzione e la localizzazione di ulteriori circoli territoriali all’interno di ciascuna Unione Comunale è approvata dalla Direzione Provinciale con il voto della maggioranza assoluta dei presenti garantito il numero legale secondo le modalità previste dai regolamenti.”

Indirizziamo questa nostra agli organi interni preposti perché intervengano con chiarezza e risolutezza, in un momento in cui risultano particolarmente odiose all’opinione pubblica e all’elettorato strategie di partito vecchie e logore che si pensava oramai relegate nel cassetto dei (cattivi) ricordi della I Repubblica.

Pertanto invitiamo gli organi direttivi provinciali e regionali ad intervenire risolutamente nel merito, atteso che una loro lettera di indirizzo sulla questione è rimasta inascoltata. Non vorremmo dover prendere atto che in questo partito esistono soggetti legittimati a ignorare lo statuto. In tal caso ci riterremo autorizzati a comportarci di conseguenza, constatando che nel Partito Democratico c’è spazio per gli opportunismi,  ignorando lo statuto e snobbando le direttive degli organismi dirigenti del partito.

Il messaggio che da molti mesi viene offerto alla città, grazie a questo comportamento irresponsabile, è quello di un partito diviso da lotte intestine per le “investiture”; tutto ciò ha avuto un peso determinante, in termini di erosione dei consensi, nei risultati delle scorse amministrative sia comunali che regionali. La base elettorale accusa gli iscritti e i dirigenti di non riuscire a fare sintesi e di non trovare un accordo concreto e produttivo in termini di programmazione e propositività nell’interesse collettivo, e di non indirizzare gli sforzi, vanamente spesi in conflitti interni, verso una progettualità per un governo attento alle istanze delle categorie più indifese e impegnato per migliorare la qualità della vita nelle nostre città.

A tal proposito, saremo in grado, a breve, di riconoscere ufficialmente i dirigenti promotori di tale iniziativa, alla luce del banco di prova costituito dalle imminenti elezioni amministrative; considerati gli annunciati “numerosi partecipanti” al nascente circolo, siamo fermamente convinti che costoro sapranno elaborare un efficace progetto di rinascita della città e di organizzare per il consiglio comunale una lista forte a sostegno del candidato a sindaco che il Partito Democratico individuerà, insieme alla coalizione.

I dirigenti del PD di Ragusa:

Peppe Cavalieri

Massimiliano Iurato

Francesco Rui

Gianni Bellio

Salvatore Salinitro

e altre diverse centinaia di iscritti al circolo “Pippo Tumino” del 2012

 

PS: per motivi di spazio indichiamo solo i promotori del documento e omettiamo nella presente gli altri 300 tesserati che hanno sottoscritto il documento, con la disponibilità ad indicarli nello specifico a chi fosse interessato e ne facesse richiesta.

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