Arriva la pillola anti-covid: promette di dimezzare il rischio ricovero e si può prendere a casa

Il colosso farmaceutico tedesco Merck presenta la pillola anti-Covid e annuncia che chiederà «il prima possibile» l’autorizzazione d’emergenza negli Usa, dove i decessi da Coronavirus intanto hanno superato quota 700 mila. Il farmaco promette di dimezzare il rischio ricoveri di persone ad alto rischio.

Si tratta del primo antivirale contro il Covid che può essere assunto facilmente da casa, come qualsiasi altro farmaco in pillola.

Il nuovo antivirale orale molnupiravir agisce inibendo la replicazione di molti virus (tra i quali Sars- CoV-2) e funziona inserendosi nell’Rna virale e causando mutazioni nel virus che determinano una «catastrofe dell’errore virale.

La pillola va presa per cinque giorni, quattro compresse al giorno. Lo studio di fase III (analisi ad interim) condotto su 750 persone ha mostrato che può ridurre del 50% il rischio di ospedalizzazione o morte in pazienti adulti a rischio e che presentavano Covid-19 in forma lieve o moderata, se somministrato nelle fasi iniziali dell’infezione. In base ai risultati, annunciati da Merck (Msd) insieme al partner Ridgeback Botherapeutics, infatti, il 7,3% dei pazienti che hanno ricevuto molnupiravir sono stati ricoverati o sono deceduti entro il 29/mo giorno, a fronte di un 14,1% che si è osservato in pazienti trattati con placebo. Oltre a non provocare particolari effetti avversi, ha dimostrato un’importate efficacia contro le varianti virali Gamma, Delta e Mu.

«I risultati sono promettenti, dobbiamo vederli con attenzione. Perché abbiamo bisogno anche di antivirali», ha commentato Gianni Rezza. «Abbiamo già disponibili vaccini e anticorpi monoclonali – ha aggiunto – ma mancano ancora antivirali. Non è facile mettere a punto un antivirale per un virus che, diversamente da altri, si replica velocemente e da malattia estremamente acuta», ma averlo «permetterebbe di disporre di un portafoglio di strumenti che ci rendano in grado di combattere» un virus che «si sta endemizzando».

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