ARRIVA IL SALDO TARI A COMISO, UNA MAZZATA PER IMPRESE E FAMIGLIE

 

“Riteniamo sia arrivato il momento che tutte le associazioni di categoria di Comiso, le organizzazioni sindacali, i rappresentanti di movimenti che fanno gli interessi dei cittadini si siedano attorno allo stesso tavolo per perorare le cause di famiglie e piccole imprese. Con queste tasse non ce la facciamo proprio più. La situazione è diventata pesantissima”. Questo l’appello, unito a un grido di allarme, che arriva dal presidente della sezione Ascom di Comiso, Salvatore Digiacomo, dopo aver rilevato che il saldo Tari si è rivelato una mazzata per tutti gli operatori commerciali oltre che per numerosi nuclei familiari. “Dalle notizie che stiamo raccogliendo – afferma ancora Digiacomo – con riferimento a quella che definiamo, ormai, l’odiosa Tari, che colpisce in maniera indiscriminata tutti a cominciare dai proprietari dei capannoni, i commercianti, oltre che artigiani e imprenditori, sembra che siano arrivate cartelle che invece di contenere la differenza per il saldo, che avrebbe dovuto essere pari al 25% dell’importo totale, sono state trasmesse cartelle con circa il 55%-60% da pagare. Ma come è possibile tutto ciò? Perché piove sempre sul bagnato, cioè perché sono sempre i contribuenti a dovere subire esborsi in questa maniera pesante? E soprattutto, lo si comprende che molte imprese, molte famiglie non hanno soldi per pagare questi balzelli? Occorrerebbe, inoltre, verificare se è ancora indispensabile pagare l’addizionale provinciale del 3% in quanto le Province non esistono più. E allora perché corrispondere tutti questi tributi locali che, eccessivamente pesanti, stanno definitivamente asfissiando la voglia di fare impresa della nostra città?”. Da qui parte la necessità, raccolta dal presidente Digiacomo, di organizzare una serie di incontri allargati che consentano, una volta per tutte, di risolvere la situazione”.

 

 

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