Arresti nella sanità. Miccichè: “Il governo sapeva di Candela e se lo sono presi come fosse loro fratello”. La telefonata finita sui social(VIDEO)

Non ci sta Gianfranco Miccichè, Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, ad essere associato al terremoto giudiziario che  ha scosso il mondo della sanità siciliana. E reagisce come è nel suo stile. Intanto facendo stilare un documento a tutti i suoi uomini i quali, in una nota congiunta i deputati Tommaso Calderone, Riccardo Savona, Michele Mancuso, Mario Caputo, Alfio Papale, Riccardo Gallo appartenenti al Gruppo parlamentare di Forza Italia all’Ars, gli Assessori regionali, Bernardette Grasso, Edy Bandiera e Marco Falcone, unitamente a tutti i coordinatori provinciali del partito in Sicilia, senza se e senza ma difendono a spada tratta il loro leader.

Ma cosa ancora più rilevante Miccichè addossa la responsabilità di tutto ciò al governo regionale. E lo fa in prima persona nel corso di una conversazione telefonica, postata successivamente sul suo profilo Instagram, nel corso della quale dice testualmente all’interlocutore telefonico: “Andate da Razza e Musumeci e chiedete loro se Miccichè ha mai sponsorizzato questa persona (ndr Candela). Miccichè ha fatto l’opposto. Io sapevo che questo Candela ero uno che era meglio evitare e l’ho comunicato al  Governo ed invece se lo sono presi come se fosse un loro fratello.Fatti loro. E adesso invece di parlare di chi ha la responsabilità per aver nominato queste persone, parlano di Miccichè”.

Insomma un siluro bello e buono verso il Governatore lanciato in pieno stile Miccichè che sicuramente non mancherà di avere risvolti anche di natura politica nei prossimi giorni.

 

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