Arrestati i boss della tratta internazionale di giovani nigeriane destinate alla prostituzione. C’erano anche riti magici (VIDEO)

Un decreto di fermo emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Catania è stato eseguito dalla la Polizia di Stato-Squadra Mobile di Ragusa, con la collaborazione delle Squadre Mobili di Livorno e Pisa, nei confronti di Cliford Idemudia, nato a Benin City, di 48 anni, e di Godspower Palmer, nato in Nigeria, di 32 annni.

Sono indiziati, il primo per associazione finalizzata al traffico di esseri umani, tratta di esseri umani, con le aggravanti della transnazionalità, di avere esposto a pericolo la vita o l’incolumità delle persone trasportate – facendole imbarcare su natanti occupati da numerosi migranti privi di ogni necessaria dotazione di sicurezza – e di avere agito al fine di reclutare persone da destinare alla prostituzione o, comunque, allo sfruttamento sessuale.Il secondo dei delitti di tratta di esseri umani e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, anch’essi pluriaggravati.

Il capo dell’organizzazione reggeva infatti il business da ben 18 anni e offriva un servizio “all inclusive”: le ragazze nigeriane, destinate a finire sulle strade di mezza Europa, sempre più giovani, venivano reclutate nei villaggi africani, trasportate fino in Libia, messe su un barcone e poi recuperate allo sbarco in Sicilia per essere poi smistate in diverse città italiane ma anche nel Nord Europa. E’ stata proprio una di loro, approdata a Pozzallo a marzo dell’anno scorso, a decidersi a raccontare agli uomini della squadra mobile di Ragusa tutti i dettagli del viaggio appena compiuto, dal suo reclutamento in Nigeria alla sottoposizione al rito esoterico dello ju-ju con il quale si era impegnata a pagare 35.000 euro all’uomo che l’attendeva in Italia e alle cui dipendenze avrebbe lavorato fino ad estinguere il suo debito.

Un terzo indagato per tratta di esseri umani e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina è allo stato irreperibile. L’indagine è della squadra mobile di Ragusa.

L’attività continua dell’organizzazione è stata fotografata dagli investigatori che sono riusciti ad individuare, sin dallo sbarco a Pozzallo, le ragazze vittime di tratta grazie alla collaborazione degli esperti dell’Oim, l’Organizzazione internazionale per la migrazione. Con l’operazione  Human Trade sono sedici i trafficanti di giovanissime nigeriane individuati e arrestati sempre più spesso grazie alla collaborazione delle stesse ragazze alle quali la legge italiana antitratta garantisce protezione e accoglienza. Un fenomeno in preoccupante ascesa: secondo l’Oim, sono più di 11.000 le ragazze nigeriane sbarcate quest’anno in Italia, un aumento del 600 per cento negli ultimi tre anni, l’80 per cento è vittima di tratta.

 

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