“ARCHITETTURA PROIBITA”: LA SFIDA DELL’ARCHITETTO CATANESE RENATO BASILE

L’ idea dell’Architetto Basile è sicuramente come un’ incredibile scarica elettrica dal punto di vista culturale. “Architettura proibita” nasce nel quartiere di San Berillo, a Catania, e ha la benedizione ufficiale della Cantantessa siciliana, Carmen Consoli.

San Berillo è un quartiere meraviglioso e diroccato in egual misura. Basile ha dimostrato di non avere paura di sovvertire gerarchie e ordini che esistono e resistono da secoli; non ha dubitato né temuto eventuali impedimenti, considerando che la storia del quartiere parla più d’ogni altra cosa e lo dipinge quasi come “impenetrabile”.

Il 22 settembre 2011, giorno della presentazione ufficiale di “Architettura Proibita”, San Berillo sembrava davvero Montmartre. Una mostra d’arte contemporanea per i vicoli del quartiere, un gran numero di artisti, di visitatori e grande fermento. Questa immagine corrisponde a ciò che Basile considera come “prodotto finito” del suo progetto. Trasformare un quartiere, una borgata, uno spazio cittadino in una fonte di arte e cultura a cielo aperto.

Il progetto “Architettura proibita” ha trovato ampio consenso a Catania, la prima delle città coinvolte in questa iniziativa rivoluzionaria. Ma Arte e Cultura arriveranno presto anche nella nostra Ragusa Ibla. A riguardo non ci sono ancora notizie precise sui luoghi e sulle attività che ReBa, l’associazione culturale a cui fa capo lo stesso Basile, ha pensato per il nostro spazio barocco. La ricerca di artisti e la priorità data alla promozione dell’arte contemporanea in Italia sono i pilastri portanti della “filosofia ReBa”. E questa è un’ottima base di partenza.

Calandosi nella realtà ragusana, non è un segreto, purtroppo, che la nostra cittadina soffra l’assenza, o il cattivo utilizzo, di strutture volte alla diffusione dell’arte e della cultura, elementi che dovrebbero rappresentare la base di qualsiasi centro urbano (basti pensare che nelle Marche anche la cittadina meno popolosa della regione vanta un teatro proprio, con tanto di stagione teatrale e di sold out alla “prima”!). E il semplice fatto che Basile abbia scelto Ibla per la sua idea di diffusione artistica e culturale è già un grande passo in avanti.

La prima delle proposte, che vede coinvolto anche lo spazio barocco ragusano, è il concorso a premi sul tema del Viaggio. “Interiore, sensoriale, esplorativo, culturale, architettonico, paesaggistico. Un viaggio, inteso nell’accezione più ampia del termine, che diventa non solo ricerca e scoperta di luoghi e tradizioni nel mondo ma anche viaggio dell’anima, dove ogni artista può esprimere se stesso attraverso l’opera d’arte”, così recita il bando di concorso.  
Nello specifico, si prevede la realizzazione di tre eventi espositivi, di un catalogo e l’assegnazione finale di tre premi in denaro e, soprattutto, il coinvolgimento delle tre città della Sicilia Orientale che godono di un incredibile patrimonio culturale e architettonico: Catania, Ragusa Ibla e Ortigia. Il premio si articola in tre sezioni: pittura, fotografia e scultura/installazione (vedi bando di concorso su http://www.architetturaproibita.it/).

Il coinvolgimento cittadino è la via migliore per riuscire nella riqualificazione di un quartiere o di uno spazio urbano abbandonato a se stesso.
Chissà che Basile non pensi alla riqualificazione del quartiere San Paolo, a Ragusa Ibla.
Chissà che “Architettura Proibita” non dia quell’impulso definitivo alla rinascita culturale di cui Ragusa ha bisogno.

Perchè, come disse Bertolt Brecht: “tutte le arti contribuiscono all’arte più grande di tutte: quella di vivere”.

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