È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
APPELLO CONTRO IL MUOS DI NISCEMI
30 Gen 2014 06:19
Cari amici, vi chiedo, cortesemente, 5 minuti di attenzione.
Certamente, in questi giorni, avrete avuto modo di apprendere della
sciagurata notizia della posa in opera, in quel di Niscemi, della
terza e ultima parabola del MUOS, il sistema di comunicazione
satellitare statunitense che, pertanto, potrebbe diventare operativo
tra non molto.
Saprete dei rischi enormi per la popolazione che al momento non sono
stati esclusi e che, anzi, sono stati previsti, con alta percentuale
di probabilità, proprio dai tecnici incaricati dalla stessa regione ma
che, la stessa regione, non ha poi tenuto in considerazione, decidendo
di far proseguire i lavori.
Le incongruenze, le illogicità e le illegalità (che il pool di
avvocati ha denunciato e che il TAR a breve dovrà giudicare) sono
enormi.
Non sto a tediarvi con spiegazioni tecniche che, peraltro, non sarei
in grado di porgervi adeguatamente.
Chi si sta battendo contro questa opera chiede semplicemente di
adottare il “principio di precauzione” che, in assenza di dati certi
sui rischi connessi all’uso di taluni mezzi, obbliga alla sospensione
di qualsiasi progetto.
Nel link che vi copio di seguito potrete trovare molte informazioni al
riguardo, descritte da uno dei docenti universitari che sostengono la
tesi dei gravi rischi e della mancanza di dati riferibili ai sistemi
in stato di funzionamento.
Vi invito solamente ad informarvi e a provare, se lo riterrete
opportuno, a facilitare l’informazione dei vostri studenti, a provare
ad organizzare incontri, assemblee.
Ad indurci alla mobilitazione bastano i rapporti sui probabili
gravissimi rischi derivanti dai forti campi elettromagnetici che
queste gigantesche parabole produrranno. Rischi aumentati anche dalla
sismicità dei nostri luoghi.
Rischi per le interferenze che questi sistemi potrebbero avere con gli
aeroporti (Comiso è a soli 60 km).
La base di Sigonella, scelta in un primo momento, è stata scartata
proprio perchè i tecnici americani hanno temuto di non poter garantire
il corretto funzionamento dei sistemi d’arma.
Rischi derivanti anche dal fatto di diventare obiettivo strategico in
caso di conflitti armati. Quello di Niscemi è uno dei quattro sistemi
MUOS esistenti al mondo e quindi è facile pensare che in caso di
guerra diventerebbe obiettivo prioritario per mettere in tilt le
comunicazioni dell’esercito USA.
I MUOS, inoltre, comanderebbero i famosi droni, gli aerei senza pilota
che già adesso vengono usati per operazioni di spionaggio e pare anche
per uccidere terroristi e persone scomode al sicuro da occhi
indiscreti.
Il luogo scelto è, fra le altre cose, anche zona SIC (sito di
interesse comunitario), ma la tutela del paesaggio e dell’ambiente non
sembra essere, in questo caso, nell’agenda del governo Italiano e
della Regione Siciliana e men che meno dell’esercito USA.
In ultimo, ma non meno importante, si consideri che la longamanus
della mafia pare sia presente in questo lucroso affare e cerca di
condizionare, anche se ancora con la sola presenza di personaggi
“discussi”, la partecipazione dei niscemesi.
Perchè mi rivolgo a voi docenti? Perchè a voi compete la bellissima
opera e la grande responsabilità della formazione e dell’informazione
dei nostri giovani.
Gli studenti, oltre ad essere il futuro che si sta formando, sono
anche il presente che ha tante energie e che, come è stato per la
lotta per l’acqua pubblica, potrebbero avere un importante ruolo nella
campagna di contrasto al MUOS.
Sappiamo che i giovani, se vogliono, sanno diventare “virulenti” e
quindi potrebbero diffondere anche nelle famiglie le informazioni
acquisite e l’urgenza dell’azione.
In questi giorni decine di attivisti stanno ricevendo denunce e molti
altri le hanno già ricevute. Altri ancora sono stati portati in
carcere e a Niscemi fioccano denunce anche per il semplice fatto di
aver in macchina una bomboletta spray.
Le mamme di Niscemi, in primo piano in questa lotta, temono di non
farcela e cominciano ad avvertire la solitudine e la paura, cresciuta
tantissimo, ora che le tre parabole sono state montate.
Sono in gioco la democrazia e la sovranità del popolo, calpestate da
interessi e strategie militari che considerano i rischi per la
popolazione un effetto collaterale che non può fermare il corso della
storia, o meglio, di quella che loro vorrebbero diventasse storia.
Scusate per gli errori, la confusione e la lunghezza del testo ma
spero vi sia arrivata, comunque, l’urgenza di questa vicenda.
Se la condividete, parlatene a colleghi, amici e parenti.
A Modica opera da tempo un comitato No-Muos che è in costante contatto
con il presidio di Niscemi, sito in contrada Ulmo, nelle immediate
vicinanze della base, e con gli altri comitati presenti in tutta
Italia. Tramite il comitato si possono avere ulteriori informazioni e
si può partecipare alle iniziative che si organizzano. Ma ciascuno può
dare spazio alla propria fantasia ed all’ingegno per contribuire a
questa battaglia di civiltà.
Altre info su www.nomuos.org/ e www.nomuos.blogspot.it/
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