APERTURA DI UN DIALOGO PER LA CREAZIONE DI UN “PONTE” TRA L’ORGANIZZAZIONE DELLA MOVIDA A MARINA DI RAGUSA, LE ESIGENZE DEI RESIDENTI, E LA TUTELA DEL BORGO MARINARO

Il consigliere comunale Angelo Laporta, prendendo atto di come sia già stata emanata l’ordinanza che, a partire dal 16 luglio e sino al 14 settembre, imporrà lo stop alla musica all’una di notte, eccezion fatta per il venerdì e sabato quando si potrà andare avanti sino alle ore due, pone in essere una riflessione: <L’argomento è molto delicato. Come ogni anno, si accendono i riflettori sulla movida a Marina di Ragusa. E, come ogni anno, ci si divide tra chi è contrario e tra chi è favorevole all’adozione di misure tendenti ad arginare la musica. Da un lato ci sono le sacrosante ragioni dei residenti del cosiddetto triangolo della movida, nel cuore della frazione rivierasca, che non solo devono sorbirsi il fastidio delle onde sonore ma devono fare i conti anche con l’inciviltà di alcuni giovani che, nel sito in questione, compiono nefandezze di ogni genere, dall’espletamento di bisogni fisiologici al vomito. Una situazione che, così come abbiamo avuto modo di monitorare gli altri anni, soprattutto quello scorso, è davvero limite. Tanto da costringere alcuni villeggianti a cambiare aria. E’ mai possibile? Dall’altro ci sono le ragioni, anche queste sacrosante, degli operatori commerciali che, ovviamente, attendono i mesi più caldi dell’estate per potere lavorare a pieno regime e cercare di recuperare la magra dell’inverno. E se la musica serve per attirare i potenziali clienti, è chiaro che senza diventa impossibile impedire che gli stessi prediligano altre realtà vacanziere lungo la costa piuttosto che Marina di Ragusa. Il che significa perdita di ricchezza e di benessere, comunque, per l’intera popolazione del circondario. Mi chiedo, e chiedo a chi di competenza: ma non è possibile trovare una via di mezzo? Non è possibile cercare di contemperare le esigenze di entrambe le parti e fare in modo che l’estate 2015 possa scivolare via con la dovuta spensieratezza e tranquillità? Oppure dovremo assistere, come è già capitato, alla esacerbante contrapposizione tra le parti che nulla di buono ci potrà portare? Non sarebbe meglio compiere un passo indietro e cercare, piuttosto, di gettare le basi per costruire un ponte?>. Laporta, si dice disponile a proporre un incontro tra residenti della zona e operatori commerciali, per evitare ciò che è accaduto lo scorso anno, perché è solo attraverso il dialogo e lo spirito di collaborazione che le cose potranno cambiare in meglio.

 

 

 

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