Aperte le porte del nuovo centro per migranti nell’area dell’ex Consorzio Asi. Cento i primi arrivi nell’attesa dei trasferimenti

Giunti ieri a bordo di due pullman dopo essere partiti da Lampedusa prima ed essere transitati da Trapani dopo. Cento i migranti che hanno varcato i cancelli del centro per migranti realizzato negli ultimi mesi, con unità abitative modulari e mobili, in un’area di proprietà del Comune di Modica nella zona industriale ex Asi poco distante da Pozzallo. Il folto gruppo di migranti è composto da uomini, donne, giovani e bambini. Quello messo in funzione ieri sera è una costola dell’hotspot di Pozzallo e seguirà, nella sua gestione, la stessa procedura e la stessa attenzione del centro per minori non accompagnati di contrada Cifali, fra Comiso e Ragusa.

L’hotspot di Pozzallo è saturo nella capienza fissata per 220 ospiti. Attualmente ci sono 430 migranti.

Una sorta di costola dell’hotspot che, vista l’emergenza, si è stati costretti ad aprire per accogliere i migranti in arrivo da Lamepdusa nell’ambito del piano di svuotamento del centro di contrada Imbriacola da giorni super affollato. In questo complesso, messo su negli ultimi mesi dopo la consegna dell’area dal Comune di Modica alla Prefettura di Ragusa nell’aprile scorso, dovrebbe nascere anche il Centro di permanenza per i rimpatri destinato ad ospitare 84 migranti. Un centro dove trattenere il cittadino straniero in attesa dell’esecuzione dei provvedimenti di espulsione, quando cioè non è possibile eseguire con immediatezza l’espulsione mediante accompagnamento alla frontiera o il respingimento. In queste strutture lo straniero dovrà ricevere assistenza nel rispetto della dignità di ciascun essere umano.

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