Animali in catena o maltrattati? A Modica scattano multe fino a 5.000 euro e denunce penali. La nuova ordinanza

Un cane non è un oggetto. Un gatto non è un passatempo. Prendersi cura di un animale significa accudirlo, rispettarlo, garantirgli benessere e dignità. A ricordarlo nero su bianco è la nuova ordinanza sindacale firmata dal Sindaco di Modica, Maria Monisteri e voluta fortemente dall’Assessore alle Politiche per la Tutela e Difesa degli Animali, Samuele Cannizzaro, in applicazione della Legge Brambilla, entrata in vigore il 1° luglio.

Una svolta storica nella tutela degli animali da compagnia: chi verrà sorpreso a detenere cani o gatti in condizioni inadeguate rischia sanzioni fino a 5.000 euro e, nei casi più gravi, una denuncia penale. L’ordinanza fissa infatti una serie di obblighi e divieti chiari per i proprietari, finalizzati a prevenire abusi, negligenze e ogni forma di sofferenza evitabile per gli animali.

Via le catene e le corde: ora è vietato limitare la libertà di movimento degli animali. Non solo: i proprietari dovranno garantire una corretta alimentazione, protezione dagli agenti atmosferici, cure veterinarie e soprattutto evitare isolamento prolungato, trascuratezza o abbandono.

L’assessore Cannizzaro ha annunciato una stretta nei controlli e una piena collaborazione con Polizia Locale, Guardie Zoofile e Forze dell’Ordine.

Un punto cardine dell’ordinanza è l’obbligo di microchip e iscrizione all’anagrafe canina entro 30 giorni dall’acquisizione dell’animale.

Le sanzioni amministrative previste vanno da 500 a 5.000 euro, ma in caso di gravi violazioni si procederà penalmente, con segnalazione all’autorità giudiziaria. Una linea dura, ma necessaria per tutelare chi non ha voce e troppo spesso paga le conseguenze dell’ignoranza o dell’indifferenza umana.

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