Ancora una volta Malta lascia i migranti in balia delle onde. Alla faccia delle parole del Papa

In balia del mare. I migranti non vengono accolti da Malta, “dall’isola dell’accoglienza”, come l’ha definita recentemente Papa Francesco in una visita nell’isola dei Cavalieri. Da giorni, infatti, 34 migranti restano bloccati a bordo della Sea-Eye 4 nei pressi del mar maltese.

Era stata la ong Alarm Phone a lanciare un sos per l’imbarcazione, ma, secondo la ricostruzione fornita dalle ong, nessuna autorita’ europea e’ intervenuta sebbene il mare fosse mosso, il vento forte e i soccorsi forniti da un cargo apparissero impossibili. Un aereo Frontex, partito da Catania e la cui posizione era stata segnalata dal giornalista di Radio radicale, Sergio Scandura, aveva perfino sorvolato l’area, ma senza adoperarsi per un intervento.

La segnalazione da Alarm Phone era giunta il 6 maggio scorso: il cargo Berlin Express, battente bandiera tedesca e con porto ad Amburgo, l’aveva raccolta e, giunto sulla scena, aveva trovato una imbarcazione sovraffollata “nella sar di Malta”, secondo Sea-Eye.

La nave portacontainer non era in grado di prendere a bordo le persone, viste le condizioni del mare e del vento, senza metterle ulteriormente a rischio. Si e’ limitata, dunque, a fornire loro cibo, acqua e salvagenti e a restare nell’area fino all’arrivo di soccorsi piu’ adeguati.

“Non abbiamo avuto neanche un minuto di esitazione sulla necessita’ di aiutare quelle persone”, ha affermato Silke Muschitz, a capo del management della flotta della Hapag-Lloyd, di cui fa parte la Berlin Express. Solo domenica pomeriggio la Sea-Eye 4 ha incrociato la Bsg Bahamas e i due capitani hanno concordato il trasferimento dei migranti a bordo della nave della ong. “Se non fosse stato per gli equipaggi della Berlin Express e della Bsg Bahamas – ha detto Gordon Isler, presidente della ong Sea-Eye – sarebbe morti annegati. Ancora una volta, Malta ha rifiutato di assumersi le sue responsabilita’ nella Sar di sua competenza, costringendo Brema a coordinare i soccorsi nel Mediterraneo”

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