Ancora rifiuti davanti ai cancelli dell’Istituto “Cataudella” a Scicli. La misura è colma

Quei rifiuti depositati ancora una volta davanti ai cancelli dell’Istituto di Istruzione superiore “Quintino Cataudella” al villaggio Jungi cosa vogliono significare. Dopo il terzo episodio c’è proprio da chiederselo. La legalità passa attraverso queste forme di denuncia e di vigilanza che oggi sono più che mai necessarie. Lo spettacolo di stamattina non è incoraggiante. L’aver trovato rifiuti di ogni genere davanti al cancello della scuola superiore in una tranquilla giornata di giugno invita alle riflessioni.

Quasi un “pensare” a voce alta.

Perchè continuare a disfarsi dei rifiuti, indifferenziati, in un luogo pubblico e soprattutto simbolo della crescita e della formazione? Chi continua a farlo, agisce in barba al vivere civile. E’ una provocazione, è un atto di ritorsione, è un atto di vandalismo o fors’anche di intimidazione nei confronti di una dirigenza scolastica che non le manda a dire ma che, anzi, forte di un principio di legalità non comune, si intesta battaglie ambientali e di legalità. E così viene fuori che la scuola diventa ostaggio degli “sporcaccioni” ma anche obiettivo per rimettere a nuovo il parco automezzi con un furto che, all’indirizzo agrario di contrada Bommacchiella sempre del “Cataudella”, ha sottratto due mesi fa tre trattori di cui uno nuovo di zecca acquistato l’estate scorsa con i fondi PNRR e soprattutto unico in Sicilia in ambito scolastico. Troppi episodi loschi, troppe situazioni ibride che inducono ad ipotizzare atti persecutori nei confronti del blasonato “Quintino Cataudella”. Blasonato grazie ad una dirigenza che ha “parlato” con i ragazzi, che li ha cresciuti nel segno della legalità confidando che i giovani di oggi possano diventare gli uomini di domani mantenendo quei lavori di integrità morale che ha portato tanti giovani a costruirsi un futuro importante in diversi campi lavorativi. Ai balordi, agli sfigati, agli insoddisfatti, ai provocatori o ai semplici incivili non rimane altro che sfogarsi…lasciando i rifiuti davanti ai cancelli di una scuola. Che malinconia! E’ proprio il caso di dirlo. Mentre il dirigente scolastico Enzo Giannone, già sindaco della città di Scicli, continua ad informare dei fatti i carabinieri e la Polizia Locale.

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