ANCHE LA PASTORALE DELLA SALUTE ALLA FESTA DI S. GIORGIO

23 Mag 2013 07:52

 Anche l’Ufficio diocesano per la Pastorale della salute parteciperà in maniera attiva ai solenni festeggiamenti in onore di San Giorgio martire in programma a Ragusa Ibla. Sabato 25 maggio, dopo i vespri nella parrocchia Maria Ausiliatrice (Salesiani), il direttore dell’Ufficio, don Giorgio Occhipinti, darà appuntamento alle 20 ai componenti della Pastorale della salute e ai rappresentanti delle associazioni di volontariato (in particolare l’Avo) in via Felicia Schininà, all’angolo con via Giambattista Odierna. Da qui, il gruppo accompagnerà il simulacro di San Giorgio, proveniente dalla chiesa dell’Ecce Homo. “Durante il tragitto, che arriva sino a via Roma, nel cuore del centro storico di  Ragusa – spiega don Occhipinti – pregheremo in particolare per gli ammalati e per varie forme di fragilità presenti nelle case e nei quartieri della città Ragusa, come segno di solidarietà e di accompagnamento”. Subito dopo don Giorgio Occhipinti accompagnerà il simulacro sino alla chiesa delle Anime sante del Purgatorio, dove sarà rilevata l’Arca santa, e quindi insieme con il parroco don Pietro Floridia sino al Duomo. “E’ un momento – prosegue don Occhipinti – per fare emergere il carisma della nostra Pastorale durante una delle feste più sentite dalla comunità dei fedeli nella città di Ragusa”. Intanto, domani mattina, venerdì 24 maggio, alle 8,30 e alle ore 17,00, nella cappella dell’ospedale Civile di Ragusa si svolgeranno le sante messe in onore della Madonna di Fatima mentre una celebrazione mariana è in programma alle 16 (con i volontari dell’Avo e la comunità ”Eccomi manda me”) con la benedizione dei malati attraverso l’icona della Madonna di Fatima. “Il santuario portoghese – chiarisce don Occhipinti – ci ha fatto pervenire una foto speciale della corona preziosa della Madonna della Cappella delle apparizioni che va in processione a Fatima il 13 di ogni mese (da maggio a ottobre). La stessa corona in cui è stato incastonato il proiettile, che risulta ben visibile, che ha colpito Giovanni Paolo II in piazza San Pietro nell’attentato del 13 maggio 1981. In ospedale distribuiremo l’immaginetta della corona spiegando, sul retro, di cosa si tratta”.