ANCHE ENORME ILARITA’ PER ALCUNI EPISODI DA EVITARE

Non piú tardi di ieri scrivevo della politica-spettacolo o dello spettacolo della politica che oggi, a livello locale e a livello nazionale, gareggia
egregiamente con la cinematografica commedia all’italiana degli anni settanta dello scorso secolo. L’episodio di oggi, alla Camera, nel corso della quarta votazione per l’elezione del Presidente della Repubblica, ha suscitato enorme ilaritá, oltre a scandire in termini negativi le operazioni di voto,
facendo risaltare non solo uno scarso rispetto delle istituzioni, ma piú ancora la mancanza di un minimo atteggiamento reverenziale nei confronti del candidato alla prima carica dello Stato, che, a questo punto, chiunque risulti eletto, ne esce fortemente ridimensionato in termini di prestigio
rispetto a tutti i predecessori. Da aggiungere che la delicatezza della votazione, pur fatta rilevare dalla Presidente della Camera, Boldrini, più irritata che divertita dall’esibizione che ora verrò ad esporvi, non ha minimamente toccato le protagoniste, anche perché si sono trovate davanti la seconda carica dello Stato, Grasso, più divertito che irritato. Nel corso della votazione le senatrici Alessandra Mussolini e la siciliana di Cefalù, Simona Vicari, sono entrate in aula con una maglietta dove, a caratteri giganti, si leggeva: NO QUESTO NO sul avanti e, dietro, IL DIAVOLO VESTE PRODI, esibizione che ha provocato ilaritá, nonostante in aula erano assenti i leghisti e i compagni di partito delle parlamentari. Come si può arguire, una forma di protesta per la mancata condivisione del candidato ha provocato la dissacrazione di un momento importante della vita repubblicana. Una volta queste cose non si vedevano nemmeno nei film di satira politica. Segno del decadimento della politica e del basso livello de politicanti.

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